Arresto Almasri, i legali delle vittime: «Risarcimenti dal governo italiano»

Arresto Almasri, i legali delle vittime: «Risarcimenti dal governo italiano»

Non solo gli esponenti dell’opposizione commentano l’arresto a Tripoli di Osama Njeem Almasri. C’è anche chi dà voce a chi è stato vittima delle torture del generale, cioè i loro legali.

«Chiederemo risarcimenti al governo»

La prima a intervenire è stata l’avvocata Angela Bitonto, legale di una donna ivoriana, da anni residente in Italia e vittima delle torture di Almasri. «Sono felicissima – ha detto – ma per lo Stato italiano è una grande figuraccia. Sono pronta a depositare una richiesta di risarcimento nei confronti della presidenza del Consiglio e dei ministri coinvolti in questa vicenda».

Su quello che accadrà adesso, bisognerà «capire quali potrebbero essere gli sviluppi, se sarà processato lì (in Libia, ndr) oppure se potrà essere consegnato alla Corte penale internazionale. Ho speranza che la mia assistita possa ottenere giustizia ma in quanto cittadina italiana sono veramente delusa e mortificata perché l’Italia non ha proceduto all’arresto quando aveva Almasri tra le mani».

Il caso Lam Magok Biel Ruei

A prendere «atto della notizia dell’arresto», e al tempo stesso voler aspettare di «vedere gli sviluppi di questa situazione», è stato anche l’avvocato Francesco Romeo, che segue Lam Magok Biel Ruei. Proveniente dal Sud Sudan, nel 2020 ha provato a raggiungere l’Italia su un barcone, ma è stato intercettato dalla milizia libica. Detenuto nel carcere di Mitiga, dove ha incontrato Almasri, ha detto di essere stato torturato da lui e trattato come schiavo.

Fonte: Il Sole 24 Ore