ASI: A settembre il bando per la costellazione italiana di satelliti
Il primo step saranno i decreti attuativi della nuova legge quadro sullo Spazio entrata in vigore a giugno scorso, il secondo è un bando per avviare lo studio progettuale relativo allo sviluppo di una costellazione italiana di satelliti per le telecomunicazioni sicure. In entrambi i casi, ricostruisce il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Teodoro Valente, è previsto un passaggio tra settembre e ottobre. «Come Agenzia abbiamo svolto uno studio preliminare di fattibilità presentato al Comint, che ci ha dato il compito di confrontarci con le altre amministrazioni e con i principali player industriali italiani. A settembre pubblicheremo un bando per la realizzazione di uno studio di Fase A, di architettura industriale, che durerà sei mesi, alla fine del quale si passerà alle decisioni sul programma».
Si tratta di uno degli aspetti di maggiore rilevanza industriale legati alla legge e dovrebbe rappresentare una opportunità per l’industria italiana tutta, non soltanto per i big player. «Abbiamo introdotto nel bando che sarà pubblicato la condizione di coinvolgere al massimo la filiera nazionale e utilizzare anche le infrastrutture esistenti o in via di completamento, mi riferisco all’uso delle Space Factory».
Tutto questo mentre si avvicina un passaggio cruciale per il settore, il Consiglio ministeriale che si terrà a fine novembre a Brema, durante il quale l’Italia ribadirà il suo peso specifico nel comparto Aerospazio europeo. Nel concreto, si tratterà di sottoscrivere il budget delle attività del prossimo triennio in capo all’Agenzia Spaziale Europea e ai singoli paesi. L’Italia è il terzo paese sottoscrittore dopo la Germania e a pochissima distanza dalla Francia, con un contributo nel 2022 poco sotto i 3,1 miliardi. «Stiamo lavorando per confermare l’alto livello di ambizione dell’Italia, il processo di preparazione è in corso e avremo esito al più tardi entro metà novembre» spiega Valente.
Galassia dei satelliti Made in Italy
Sul progetto di sviluppo di una galassia Made in Italy di satelliti per telecomunicazioni e sicurezza c’è una quantificazione economica di massima, che resta ancora riservata, «ma la valutazione preliminare di tempi e costi è una delle cose fatte dall’ASI e rappresenterà la base per il prossimo bando» spiega Valente. L’industria italiana non parte da zero, anzi, grazie a operatori del settore come Leonardo, Thales Alenia Space Italia, Sitael, Telespazio, Ohb Italia tra gli altri. Il ruolo di filiera e Pmi è uno dei temi chiave per il futuro sviluppo del comparto in Italia, tanto che Confindustria ha istituito un Gruppo tecnico sull’Aerospazio.
«In questo momento – spiega Giorgio Marsiaj delegato di Confindustria per l’Aerospazio – ci sono molte opportunità di crescita nel settore, collegato anche a difesa e sicurezza. Per la Space Economy in particolare si tratta di un mercato destinato a svilupparsi e su cui le nostre imprese possono fare molto e bene. È ora che serve gettare le basi per mantenere competitive le nostre aziende, i big player e la filiera».
Fonte: Il Sole 24 Ore