
Askoll Eva compie dieci anni, Alessandro Beaupain: «La mobilità elettrica italiana a due ruote può farcela»
Il gruppo crede fermamente che il futuro della mobilità sia elettrico – e che, almeno in ambito urbano, questo futuro sia già iniziato. Il nostro compito oggi è affrontare con determinazione questi anni complessi e farci trovare pronti quando lo switch verso una mobilità più sostenibile diventerà massivo.
Il made in Italy è sinonimo di qualità, design, sicurezza. Ma quali vantaggi competitivi reali offre rispetto a un concorrente cinese che propone un mezzo simile a metà prezzo? Il consumatore lo percepisce o guarda solo al prezzo?
Il prezzo è certamente una leva forte, soprattutto nel mercato retail, ma non è l’unico fattore che guida la scelta. Il Made in Italy offre vantaggi concreti in termini di qualità, sicurezza e affidabilità, che Askoll traduce in un impegno tangibile: ad esempio, l’estensione della garanzia fino a 6 anni, segno della fiducia nella nostra tecnologia.
La differenza non è solo nel prodotto, ma nel modo in cui viene progettato: l’affidabilità e la durabilità dei veicoli Askoll non sono casuali, ma il frutto di una forte competenza tecnologica interna. Un’intera unità del Gruppo è dedicata esclusivamente alla Ricerca e Sviluppo. La nostra è una tecnologia innovativa meccanica, solida, concreta. Spesso, quando si parla di “tecnologia”, il consumatore pensa a gadget elettronici – display, app, connettività – che possono essere accattivanti, ma che sono anche le componenti più soggette a malfunzionamenti.
Nel mondo professionale – come delivery e sharing – questi aspetti sono ancora più evidenti: qui il Total Cost of Ownership conta più del prezzo iniziale, e il valore del Made in Italy viene riconosciuto anche per l’assistenza post-vendita e la durata dei veicoli.
Non a caso, sono stati proprio i clienti professionali i primi a cogliere i vantaggi della nostra proposta: per chi lavora sulle due ruote, l’affidabilità, la semplicità di gestione e i costi operativi ridotti non sono optional, ma delle necessità.
Quali sono oggi i principali fattori di crescita e quali gli ostacoli per il settore. Quanto sono determinanti gli ecoincentivi statali per incrementare le vendite degli scooter elettrici?
Tra i principali fattori di crescita per la mobilità elettrica a due ruote ci sono le normative urbane che favoriscono i mezzi sostenibili: blocchi al traffico per i veicoli inquinanti, accesso agevolato alle ZTL, uso delle corsie preferenziali. Sono segnali concreti che orientano il mercato e incentivano comportamenti virtuosi.
Gli ecoincentivi hanno sicuramente dato una spinta importante, ma da soli non bastano: rischiano di creare un mercato instabile, che si accende o si spegne in base alla loro disponibilità.
Per una crescita solida servono politiche strutturali e continuative. Alcune misure efficaci potrebbero essere: riduzione dell’IVA e del bollo per i veicoli elettrici, parcheggi agevolati, accesso gratuito alle ZTL. Questi interventi avrebbero un impatto più duraturo e contribuirebbero a creare un contesto favorevole allo sviluppo di un’industria competitiva e sostenibile.
Quanto pesa il professional e in particolare lo sharing sul fatturato?
Il segmento sharing ha rappresentato un tassello importante nella storia di Askoll EVA: in tre esercizi su dieci ha inciso in modo maggioritario sul fatturato, contribuendo in maniera significativa alla diffusione della mobilità elettrica, non solo in Italia. Complessivamente, ha generato il 39% del fatturato totale, mentre il segmento professional (inteso come food & parcel delivery, servizi di sicurezza, concierge) nel suo insieme ha inciso per il 19%.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescita progressiva del segmento consumer, che oggi rappresenta il 43% del fatturato complessivo. Questo non significa che il mercato dell’elettrico sia esploso – resta ancora un segmento di nicchia – ma indica che una parte di utenti privati ha iniziato a riconoscere il valore della mobilità elettrica, soprattutto in ambito urbano.
Detto questo, il mondo professional rimane per noi strategico: continuiamo a investire in soluzioni dedicate, consapevoli che settori come il delivery urbano e la logistica dell’ultimo miglio richiedono veicoli sempre più robusti, efficienti e su misura. È un ambito in cui Askoll ha già dimostrato di saper fare la differenza – e dove continueremo a farla.
Strategia futura. Su quali aree Askoll concentrerà i suoi investimenti nei prossimi anni? Sono previsti nuovi modelli?
In questi 10 anni, siamo sempre rimasti fedeli all’idea iniziale: offrire soluzioni smart, efficienti e sostenibili per la mobilità urbana quotidiana, in tutte le sue forme: dal commuting personale alle esigenze professionali, fino alla logistica urbana.
Uno dei settori su cui stiamo investendo con decisione è quello del delivery urbano, un mercato in forte espansione: con l’aumento dei volumi delle consegne dell’ultimo miglio e la diffusione del same-day delivery, cresce anche la necessità di veicoli robusti, sicuri e agili, capaci di garantire efficienza e affidabilità. Per questo, entro la fine del 2025 lanceremo un nuovo veicolo a tre ruote, con 8,2 kW di potenza e una volume di carico di 500 l, pensato proprio per rispondere alle esigenze specifiche di questo segmento.
Parallelamente, stiamo lavorando allo sviluppo della gamma dedicata alla mobilità urbana privata, con l’obiettivo di superare, una volta per tutte, alcuni dei principali bias percepiti dai cittadini. In particolare, stiamo concentrando gli sforzi sull’autonomia, per portarla a un livello tale da renderla un non-problema per gli spostamenti quotidiani. Inoltre, stiamo progettando soluzioni che permettano, con Askoll, di muoversi davvero ovunque in città.
Come dieci anni fa, Askoll guarda al futuro con l’obiettivo di offrire soluzioni concrete, sostenibili e accessibili per la mobilità urbana. E proprio per questo, stiamo lavorando affinché, in sella a un veicolo Askoll, si possa circolare davvero ovunque.
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Fonte: Il Sole 24 Ore