Assegnato a Gorno Tempini il Premio Parete 2023

Il valore della memoria e la visione del futuro. Sopravvissuto agli orrori dell’Olocausto e al campo di sterminio di Dachau, il vice-brigadiere della Guardia di Finanza Ermando Parete – abruzzese originario di Abbateggio (Pescara) – dedicò gli ultimi anni della sua vita a raccontare, con la sua testimonianza, la barbarie nazista, soprattutto ai giovani, sempre cercando di trasmettere loro una visione e una speranza capaci di superare la tragedia, grazie al suo «entusiasmo del vivere e alla voglia di fare».

Il premio 2023 a Gorno Tempini

Proprio per questo suo vitalismo e questa sua energia, il premio a lui intitolato da ormai sette anni (dopo la sua scomparsa, nel 2016) viene assegnato a una personalità di rilievo nel mondo imprenditoriale, che incarni «i valori dell’eccellenza, dell’intraprendenza e dell’ottimistica laboriosità». Quest’anno il premio è stato dato (con la consueta cerimonia all’Università Bocconi di Milano) al manager bresciano Giovanni Gorno Tempini, dal 2019 presidente del consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), di cui è stato amministratore delegato dal 2010 al 2015.

Gorno Tempini succede ad altri importanti imprenditori e innovatori come Guido Barilla, premiato nel 2022, Alberto Bombassei (2021), Giorgio Armani (2020), Giovanni Tamburi (2019), l’ex ministro per l’Innovazione Vittorio Colao, premiato nel 2018. Dal 2019 Gorno Temini è anche presidente di CDP Reti e dal 2020 ricopre il ruolo di presidente di CDP Equity. È inoltre presidente del consiglio di amministrazione di Fila dal 2019 e fa parte del consiglio di amministrazione di Avio dal 2017 . È professore all’MBA Program della SDA Bocconi School of Management e professore a contratto di Finanza alla Bocconi di Milano, ateneo in cui si è laureato nel 1987. È stato Presidente di Fondazione Fiera Milano (2016-2019) e lo scorso anno è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.

«Il premio mi onora molto, in ricordo di una persona che ha pagato un prezzo alto e ha portato una testimonianza personale tra le più difficili», ha commentato ricevendo il premio Gorno Tempin, che era stato scelto all’unanimità dal comitato scientifico del Premio Parete lo scorso maggio. «Mi sono riconosciuto nel concetto di intrapresa per incarichi che ho ricoperto nel corso degli anni con responsabilità complesse in diversi settori dell’economia italiana, soprattutto per favorirne la crescita e cercare di evitare che cadessero in situazioni di crisi irreversibili», ha aggiunto il manager, il cui pallino, ha detto di sé, «è da sempre quello di servire la cosa pubblica con una modalità tecnica».

Una borsa di studio per i giovani

L’appassionata attività di divulgazione di Parete, come detto, fu rivolta soprattutto alle future generazioni. Per questo il Premio Parete si pone tra gli obiettivi anche quello di valorizzare i giovani talenti abruzzesi che studiano alla Bocconi, sostenendone gli sforzi anche economici: per questo il Premio assegna ogni anno una borsa di studio che prevede l’esonero parziale dalla retta universitaria dell’intero biennio di Laurea Specialistica. Quest’anno la borsa di studio è stata data a Daniela D’Ignazio, iscritta al primo anno del Corso di Laurea Magistrale in Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment (ACME).

Fonte: Il Sole 24 Ore