Assoimmobiliare: «Entro il 2027, 20mila nuove case per studenti»

Assoimmobiliare: «Entro il 2027, 20mila nuove case per studenti»

«Entro il 2027 i nostri associati prevedono di realizzare 20mila nuove unità abitative destinate agli studenti e distribuite tra Milano, Roma, Padova, Firenze, Pavia, Torino e Bologna, che si aggiungono alle 20mila già realizzate negli scorsi anni». Lo ha annunciato Davide Albertini Petroni, presidente di Confindustria Assoimmobiliare, all’evento “Una casa per studiare, una generazione per crescere”, organizzato a Milano da Confindustria Assoimmobiliare, nel corso del quale sono stati presentati i risultati dell’Osservatorio sugli studentati dell’Associazione e le proposte associative per lo sviluppo del settore.

I numeri confermano che lo student housing è uno dei comparti più dinamici del mercato residenziale italiano, oltre ad essere uno dei più attenzionati dagli investitori e dagli operatori del real estate. A trainare lo sviluppo del comparto è una domanda in costante crescita e un’offerta ancora strutturalmente insufficiente rispetto alle reali esigenze della popolazione universitaria.

In Italia, infatti, gli studenti fuori sede sono quasi 700mila, pari a oltre il 40% degli iscritti ai percorsi universitari. Tuttavia, i posti letto disponibili coprono appena il 5% del fabbisogno complessivo, una delle percentuali più basse d’Europa: in Germania ci si attesta sul 13%, in Francia al 16% e nel Regno Unito si tocca quota 30 per cento. E gli operatori immobiliari sono «pronti ad investire – ha spiegato Petroni – ma è essenziale rendere più stabile e coerente il contesto normativo e fiscale in cui si muovono: troppo spesso, infatti, gli operatori sono frenati dalle disuguaglianze territoriali e dalla rigidità della legislazione. È urgente lavorare, insieme alle istituzioni, per valorizzare il potenziale dei capitali privati, così da garantire agli studenti ed alle loro famiglie soluzioni abitative a prezzi accessibili e di qualità, dotate di servizi per favorire la creazione di comunità con opportunità di incontro e interrelazioni tra i ragazzi».

«L’offerta abitativa per la platea studentesca è ancora troppo poco strutturata – ha aggiunto Paola Delmonte, presidente del Tavolo Student Housing di Confindustria Assoimmobiliare -. L’innegabile valenza sociale dello student housing, invece, richiede un’attenzione specifica da parte delle istituzioni e da parte degli operatori immobiliari: è necessario un patto sociale per favorire lo sviluppo del comparto sul lungo periodo, così da sostenere concretamente il diritto allo studio, migliorare la competitività dei nostri atenei e valorizzare le città universitarie italiane come poli di attrazione per studenti, talenti e investimenti internazionali».

Fonte: Il Sole 24 Ore