
AstraZeneca batte le stime nel secondo trimestre
AstraZeneca batte le stime del mercato nel secondo trimestre del 2025. Il gruppo britannico-svedese ha registrato vendite superiori alle attese e utili in crescita, sostenuta dalla solida performance dei farmaci oncologici e da un’espansione costante sul mercato statunitense.
Nel dettaglio il colosso farmaceutico ha messo a segno un incremento del fatturato del 12%, a quota 14,5 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti. L’utile per azione, al netto di alcune voci straordinarie, è aumentato del 10% a 2,17 dollari, in linea con le attese. Il titolo ha guadagnato circa l’1% nella prima parte della seduta alla Borsa di Londra, portando il rialzo da inizio anno a quasi il 2,5%.
Il traino del comparto oncologico
Sotto la guida dell’amministratore delegato Pascal Soriot, AstraZeneca si è trasformata in una potenza nel settore oncologico, con un focus sempre più marcato sugli Stati Uniti. L’azienda ha annunciato investimenti per 50 miliardi di dollari entro il 2030, destinati alla produzione e alla ricerca sul suolo americano, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza industriale locale e rispondere alle pressioni dell’amministrazione Trump, che si prepara a imporre dazi sui farmaci per incentivare la manifattura domestica.
I farmaci oncologici hanno generato ricavi per 6,3 miliardi di dollari, superando le stime, trainati in particolare da Tagrisso e Imfinzi. Delude invece Brilinta, un trattamento per il cuore ormai sottoposto a concorrenza da parte dei generici.
Sul fronte della pipeline, AstraZeneca ha posticipato la pubblicazione dei risultati di uno studio chiave su Datroway, potenziale blockbuster oncologico. I dati, inizialmente attesi nei prossimi mesi, verranno ora diffusi nella prima metà del prossimo anno, in attesa di informazioni più dettagliate sull’evoluzione della malattia nei pazienti coinvolti.
Fonte: Il Sole 24 Ore