
Attici, grandi metrature e richiesta straniera
Gli attici restano una nicchia nel mercato immobiliare italiano, ma una nicchia sempre più ricercata da chi può permetterseli. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel 2024 questa tipologia ha rappresentato appena lo 0,7% delle transazioni complessive, una quota che negli ultimi anni non ha mai superato l’1 per cento. Numeri ridotti, dunque, ma con trend che mostrano un cambiamento nei profili e nelle caratteristiche della domanda.
Gli attici compravenduti nel 2024 sono soprattutto quelli di metratura medio-grande. Il 36,8% delle transazioni ha riguardato abitazioni tra 101 e 150 mq, mentre il 22 per cento ha interessato superfici tra 151 e 200 mq, in aumento rispetto al 17,1% del 2023. Cresce anche la quota dei tagli oltre i 200 mq (dal 2,7 al 4,4 %). Al contrario, scendono al 32,4% gli attici compatti (51-100 mq), che un anno prima erano il 37,4 per cento.
Il dato riflette una preferenza per case spaziose, spesso adatte a nuclei familiari, e un potenziale legame con le esigenze emerse negli ultimi anni: più comfort, ambienti flessibili e terrazzi di grandi dimensioni.
Altro aspetto distintivo è la maggiore attenzione alla qualità costruttiva. Ben il 17,5% degli attici acquistati appartiene alle classi energetiche A e B, contro una media del 7,8% registrata sull’intero mercato residenziale. Una differenza significativa, legata sia al fatto che una quota più alta di attici è costituita da immobili nuovi o ristrutturati, sia alla disponibilità di budget più elevati da parte degli acquirenti. Restano comunque prevalenti le soluzioni in classi basse (F e G), che rappresentano il 62,5% delle compravendite.
L’attico è scelto in grande maggioranza come abitazione principale (86,3%). Le compravendite per investimento scendono all’8,1%, quasi la metà rispetto al 2023 (15,7%). La quota di case vacanza si mantiene stabile al 5,6 per cento.
Fonte: Il Sole 24 Ore