Audiolibri: +14% dal 2021 al 2025 e ora li ascolta 1 italiano su 5

Audiolibri: +14% dal 2021 al 2025 e ora li ascolta 1 italiano su 5

Nel silenzio di una passeggiata mattutina, nel caos della metropolitana o tra le stoviglie da lavare dopo cena. È lì che milioni di italiani si immergono ogni giorno in storie narrate da voci familiari o sorprendenti. C’è un’Italia che ascolta. O meglio: che ascoltando fa quello che un tempo era possibile solo leggendo. Ci ritroviamo così con 11,4 milioni di italiani che ascoltano libri, con la voce di qualcun altro nella testa, mentre fanno altro in casa o fuori. È la nuova era della lettura senza occhi, e non è un paradosso

Nel 2025 gli ascoltatori di audiolibri sono aumentati del 3% rispetto al 2024, per una crescita complessiva del 14% dal 2021. Lo rivela la nuova ricerca condotta da NielsenIQ per Audible, la piattaforma di Amazon dedicata all’audio entertainment. È un trend che va consolidandosi e si sta trasforma in una abitudine culturale. Non più solo un passatempo alternativo, ma un nuovo modo di “leggere” – o meglio, ascoltare – che si sta insinuando nella quotidianità e cambiando il nostro rapporto con la narrazione.

Gli ascoltatori di audiolibri nel 2025

Più che una moda, insomma, è diventata per molti un’abitudine. Come il caffè al mattino. Tre sessioni al mese, 30 minuti l’una, in media. Ma soprattutto, una crescente intimità con la voce anche perché forse, in un’epoca di sovraesposizione visiva, ascoltare è diventato un gesto di cura, una pausa dalla continua notifica.

E così scopriamo che le ascoltatrici più fedeli sono donne, mature, e vivono al Sud. In altre parole: la stessa geografia del “lettore forte”. Ma l’elemento nuovo è che non si legge più solo con gli occhi. Il 55% degli ascoltatori ha scelto un libro già letto in cartaceo, il 48% ha fatto il contrario: ha letto dopo aver ascoltato. E oltre la metà ha comprato un libro dopo averlo scoperto in audio. Non un’alternativa, quindi, ma un ponte tra formati, tra generazioni e, forse, tra ritmi di vita diversi.

Fonte: Il Sole 24 Ore