Aumento stipendi e vitalizi, scontro in aula Fdi-M5s

Aumento stipendi e vitalizi, scontro in aula Fdi-M5s

Diventa un caso l’ordine del giorno firmato dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli al bilancio interno della Camera. Nel testo, finito nel mirino del Movimento Cinque Stelle, si chiede di «superare le eccessive differenziazioni nella disciplina di istituti comuni ai due rami del Parlamento». Poche righe che bastano ai pentastellati per portare l’esponente di Fratelli d’Italia sul banco degli imputati con l’accusa di voler «reintrodurre i vitalizi ed alzare lo stipendio dei deputati per equipararlo a quello dei senatori». Due differenze non da poco: secondo i calcoli i senatori percepiscono circa 1000 euro in più al mese rispetto ai colleghi deputati e a differenza di Montecitorio. Il benefit del vitalizio inoltre è stato tagliato dalla Camera che, proprio la scorsa settimana, ha respinto il ricorso degli ex deputati.

Il testo presentato dal vicepresidente della Camera finisce così al centro di un vero e proprio scontro politico che a più riprese va in scena in Aula. A sentire il Movimento Cinque Stelle l’ordine del giorno era messo nero su bianco nel fascicolo allegato al bilancio ed in possesso di tutti i componenti dell’ufficio di presidenza di Montecitorio.

Nessuna ufficialità mette in chiaro invece il diretto interessato: «L’odg di cui parla solo chi non ha altri argomenti non esiste, non si può dire neppure che sia stato ritirato perché non è mai comparso negli atti ufficiali», replica Rampelli che bolla come “hooligans dell’anticasta” i pentastellati. «Avevo in realtà proposto informalmente di lavorare per equiparare gli istituti di Camera e Senato per difendere la nostra amministrazione e i suoi dipendenti» aggiunge il vicepresidente della Camera che spiega infine che proprio per evitare “strumentalizzazioni” il suo testo non è mai stato ufficialmente depositato.

La versione dell’esponente di Fdi non convince i Cinque Stelle che insorgono: «Se è vero, come sostiene Rampelli, che in realtà l’odg non è mai comparso negli atti ufficiali, cos’è questo, allora?», scrive in un post su Facebook il vicepresidente del Movimento Michele Gubitosa, pubblicando l’immagine dell’Ordine del giorno di Rampelli imitato nel pomeriggio da Gilda Sportiello che dal suo scranno ha mostrato sventolandolo il testo dell’odg. «Beccati con le mani nella marmellata, non hanno potuto fare altro che ritirare l’odg», dice ancora Gubitosa.

Rampelli prova a chiuderla qui pur ribattendo che “accuse di sprechi, anche no, da chi ha fatto il Superbonus o il reddito di cittadinanza”. Poi, almeno secondo quanto riportato da alcuni 5 stelle, alcune parole a microfono spento hanno surriscaldato nuovamente il clima in Aula: “Il vicepresidente Rampelli ha ritenuto di mandarmi a quel paese” denuncia Sportiello supportata dalla conferma del collega Agostino Santillo che ha chiesto al presidente di turno (il pentastellato Sergio Costa) di intervenire: “se lei non l’ha visto, qua l’abbiamo visto tutti”, lo ha sollecitato. A quel punto lo stesso Costa ha chiarito: «Tutto quello che è accaduto è sicuramente registrato»

Fonte: Il Sole 24 Ore