Auto, Ue pronta ad anticipare il riesame sulle emissioni

Auto, Ue pronta ad anticipare il riesame sulle emissioni

BRUXELLES – Su pressione del mondo imprenditoriale, la Commissione europea ha annunciato ieri che intende anticipare il previsto esame del controverso regolamento dedicato alle emissioni nocive delle automobili, attualmente previsto nel 2026. L’annuncio è giunto durante una conferenza che ha riunito qui a Bruxelles le autorità comunitarie e le principali case automobilistiche europee. Il settore è in grave difficoltà, stretto fra la agguerrita concorrenza cinese ed ambiziosi obiettivi ambientali.

La tavola-rotonda, la terza dedicata alla situazione del settore, si è tenuta a porte chiuse. Secondo l’entourage del commissario al mercato unico Stéphane Séjourné, la Commissione europea ha promesso ai rappresentanti delle case automobilistiche di anticipare «al prima possibile» l’esame della legislazione comunitaria sul fronte delle emissioni degli autoveicoli. Si parla di fine 2025. L’annuncio era nell’aria e risponde alle preoccupazioni del mondo produttivo.

Il salone dell’auto che si è tenuto a Monaco nei giorni scorsi ha messo in luce i crescenti timori delle aziende del settore. Sensibile alle richieste delle case tedesche, il cancelliere Friedrich Merz ha affermato: «Non vogliamo limitarci a un’unica soluzione, vogliamo che ci sia concorrenza tra le idee migliori e le tecnologie migliori». Nel contempo, 150 aziende del settore dei veicoli elettrici scendevano in campo lunedì scorso per difendere la scadenza del 2035.

Ieri in un tweet su X, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha aggiunto: «Vogliamo che (…) le automobili del futuro siano realizzate in Europa». Ricordando le iniziative prese finora, l’ex ministra tedesca ha aggiunto: «Assoceremo alla decarbonizzazione la neutralità tecnologica. In un momento in cui la tecnologia sta trasformando la mobilità e la geopolitica sta ridefinendo la concorrenza globale, non si può lavorare come se fosse business as usual».

Fonte: Il Sole 24 Ore