Autotrasporto a rischio blocco, il settore attacca la stretta sulle compensazioni
Effetti dirompenti per l’autotrasporto dai nuovi limiti alle compensazioni, inseriti nel Ddl di Bilancio. Anita, l’associazione aderente a Confindustria che riunisce le imprese di autotrasporto merci e logistica, denuncia attraverso il suo presidente, Riccardo Morelli: «Per il settore dell’autotrasporto merci gli effetti della norma sarebbero dirompenti, mettendo a rischio gli equilibri economici delle imprese. Una misura fondamentale come quella del rimborso accise sarebbe compromessa, non consentendo più alle aziende di poter compensare i crediti con la contribuzione fiscale obbligatoria Inps e Inail».
Nel mirino c’è la stretta che impedirà a tutte le imprese di compensare, a partire da luglio 2026, crediti fiscali con contributi previdenziali e assistenziali, oneri assicurativi, ritenute alla fonte e imposte sostitutive. Si tratta di una norma nata per banche e intermediari finanziari e adesso limitata ai soli bonus edilizi. In futuro sarà applicata a tutti i crediti, in base a quanto stabilisce il Ddl.
La stessa bocciatura arriva da Assotir e dal suo presidente nazionale, Anna Vita Mangiagrasso: «Se il divieto di compensazione del credito d’imposta venisse confermato anche nel caso delle accise sul gasolio, annunciamo fin da subito iniziative di risposta forti, nel rispetto della legge, fino alla sospensione generalizzata del servizio». Anche se restano dubbi sull’applicazione ad alcuni crediti di imposta: «Occorre definire fin da subito il perimetro esatto della norma, per evitare che arrechi al settore un danno enorme e ingiustificato», conclude Claudio Donati, segretario generale di Assotir.
Fonte: Il Sole 24 Ore