
Avs presenta Pdl “sblocca-stipendi” con scala mobile 2.0
Gli stipendi degli italiani sono, di fatto, falcidiati per effetto del caro vita ed è «ineludibile che la politica si occupi di questa tragedia con un intervento normativo». È il grido d’allarme di Avs che in una conferenza stampa con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli e diversi parlamentari dell’alleanza lancia una proposta di legge depositata e battezzata ’Sblocca stipendi’ per l’adeguamento automatico ogni 12 mesi dei salari all’inflazione.
Perdita del potere d’acquisto dell’11,5%
«Non è più tollerabile – evidenzia Fratoianni – che per milioni di italiani sia faticoso anche mangiare la pizza fuori con la famiglia nel fine settimana, o affrontare una spesa non prevista. Non è tollerabile essere costretti a fare gli eroi per pagare le rate del mutuo». «Da gennaio 2019 a fine 2024 – cita ad esempio – le retribuzioni contrattuali hanno avuto una perdita netta dell’11,5% del potere d’acquisto reale. Significa per uno stipendio di mille euro perderne oltre 110». L’idea è allora quella di agire con l’adeguamento automatico di stipendi del pubblico e del privato attraverso un decreto da emanare ogni anno entro il 30 di settembre.
Scala mobile degli stipendi
Una riedizione della scala mobile? «Sono passati 32 anni – replica Fratoianni sul punto – da quando fu chiusa definitivamente la partita dell’indicizzazione, e torniamo a proporre questo nodo, aggiornandolo al quadro attuale e con gli strumenti che abbiamo. Quando fu cancellato l’adeguamento si disse che alimentava la spirale inflazionistica, ora però dopo 32 anni ci dovrà essere qualcuno che si misura con la realtà: l’inflazione ha continuato a correre, a volte anche molto significativamente e gli stipendi sono andati in malora». Un’operazione di questo tipo, osserva, rappresenterebbe «un miglioramento concreto e significativo per 24 milioni di cittadini: è il momento di porsi il problema di far ripartire la dinamica salariale». Il costo è di 2 miliardi ed è coperto con una stretta sulle plusvalenze delle rendite finanziarie ma, osserva Fratoianni, «siamo pronti a confrontarci». In Italia, ha poi osservato, «a partire dai miliardi impiegati per le armi» la questione non è individuare le copertura ma «fare scelte politiche». «È una proposta importante di giustizia sociale», sottolinea Angelo Bonelli e «vogliamo capire quale sarà la risposta della premier Meloni e della destra». Per quanto riguarda, poi, il campo largo la proposta «verrà presentata» a Elly Schlein e Giuseppe Conte e «riteniamo che ove il nostro appello alla premier Meloni non fosse accolto sarà un elemento fondamentale nella costruzione dell’alleanza per battere le destra, un caposaldo del programma per l’alternativa».
Fonte: Il Sole 24 Ore