Avvocato con cattedra all’università di Perugia, Daniele Porena nuovo laico di destra al Csm

Avvocato con cattedra all’università di Perugia, Daniele Porena nuovo laico di destra al Csm

Dopo due fumate nere e con i soli voti del centrodestra, il Parlamento in seduta comune ha eletto Daniele Porena come nuovo consigliere laico del Csm: sostituirà Rosanna Natoli, in quota Fratelli d’Italia, che si è dimessa nel giugno scorso. La fumata bianca per Porena è arrivata martedì 5 agosto al terzo scrutinio, il primo in cui era richiesta la maggioranza dei tre quinti dei componenti dell’assemblea: ha ricevuto 333 voti a favore (il quorum era 287) e risulta dunque eletto. Le schede bianche sono state 123 e le nulle 21. I parlamentari di centrodestra, che in precedenza avevano optato per la scheda bianca, stavolta hanno dunque ricevuto l’indicazione di votare per Porena.

«Con profondo rispetto accolgo la decisione con la quale il Parlamento mi ha eletto quale membro del Consiglio superiore della magistratura. Eserciterò il mio mandato nella piena osservanza dei principi costituzionali, con disciplina e onore», è stato il commento del nuovo componente del Csm poco dopo la sua elezione.

Insegna all’università di Perugia

Un avvocato non ancora cinquantenne e già dalla lunga carriera nel mondo accademico è dunque pronto a sedere tra i membri del Consiglio superiore della magistratura. Teramano di 49 anni, Porena insegna all’università di Perugia, dove dal 2018 è ordinario di Istituzioni di diritto pubblico. Nello stesso ateneo ha partecipato alla contesa per il ruolo di rettore ed è stato anche direttore del Centro interuniversitario. È avvocato dal 2009 e per una decina di anni ha esercitato la professione al foro di Perugia in ambito civile e amministrativo. Il nuovo laico del Csm è stato in gioventù consigliere comunale a Perugia per Alleanza Nazionale ed è ben visto da tutta la coalizione di centrodestra. In questi anni è stato ripetutamente sentito, in qualità di esperto, dalle Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato.

Il dibattito sulla riforma costituzionale della giustizia

Porena approda al Csm in un momento particolarmente delicato nei rapporti tra politica e magistratura, attraversata dal dibattito sulla riforma costituzionale della giustizia. Ma anche il contesto maturato nell’avvicendamento al suo predecessore, Rosanna Natoli, è particolarmente burrascoso. L’ormai ex consigliera si dimise nel giugno scorso, alcuni mesi dopo la decisione del Tar del Lazio, che rigettò il suo ricorso contro la sospensione deliberata dal plenum del Consiglio nel settembre del 2024. La sospensione era stata votata e approvata dal plenum per la vicenda di un anno fa, dopo che l’avvocato Carlo Taormina consegnò al vicepresidente Fabio Pinelli una chiavetta usb con l’audio e la trascrizione di un incontro avvenuto tra la sua cliente Maria Fascetto Sivillo, giudice catanese sotto procedimento disciplinare, e la stessa Natoli.

Fonte: Il Sole 24 Ore