Banca Passadore trasforma la sede in un palazzo green

Banca Passadore trasforma la sede in un palazzo green

Banca Passadore ha trasformato la sede di Genova, suo quartier generale, in un palazzo green. Con un investimento di circa 30 milioni di euro e quasi cinque anni di lavori (il progetto è partito nel 2020, è entrato nel vivo nel 2021 e si è concluso nei mesi scorsi), l’istituto di credito privato, guidato da Augusto e Francesco Passadore (rispettivamente presidente e ad) ed Edoardo Fantino (direttore generale), ha ristrutturato completamente lo storico palazzo nel centro del capoluogo ligure, la cui inaugurazione risale al gennaio 1965. L’intervento lo ha reso uno degli edifici bancari più all’avanguardia in Italia, quanto a soluzioni Esg, ospitality per i clienti e welfare per i dipendenti.

Ma le novità non si fermano qui, perché la banca ha anche allargato la sua sede di Milano, in Corso Matteotti, ingrandendola di un intero piano (in questo caso l’investimento è stato di quasi 3 milioni) e dotandola di un ristorante per i clienti. Il 3 giugno scorso, inoltre, ha aperto una nuova filiale a Bologna, in un palazzo patrimonio dell’Unesco che si affaccia su piazza Maggiore.

Banca Passadore, che ha chiuso il 2024 con il miglior bilancio della sua storia (iniziata nel 1888), totalizzando un utile netto di 90,1 milioni (+11,9%) con un totale di masse amministrate pari a 12,38 miliardi, celebra, oggi pomeriggio, il rinnovamento dell’edificio nel quartiere genovese di Piccapietra, con un evento riservato ai suoi azionisti e alle istituzioni. Le opere di riqualificazione della sede hanno riguardato cospicui interventi di ampliamento, tra cui la realizzazione di un piano in più, il quinto, dotato di un grande roof garden, sotto il quale è stata creata una lounge di lusso, dedicata a ospiti e clienti della banca. Ispirata a un’ambiente analogo della Hoare & Co, antica private bank di Londra, l’area, rivestita con una boiserie in legno di noce italiano, ospita un salotto con caminetto, un angolo bar e un ristorante; ma anche un piccolo museo multimediale interattivo, dedicato alla storia della Passadore.

Si è proceduto anche alla ristrutturazione di due piani sotterranei, che ospitavano locali tecnici da anni in disuso, all’interno dei quali sono state realizzate una nuova area relax interna (che si aggiunge alla palestra) e una trattoria con cucina e 100 posti, riservata ai dipendenti dell’istituto. Uno spazio, quest’ultimo, valorizzato da pannelli luminosi alle pareti che irradiano l’ambiente con una luce naturale, del tutto simile e quella di vere finestre. Anche l’autosilo, con 95 posti su sei piani sotterranei e completamente meccanizzato (già nel 1965), è stato oggetto di restyling completo. Oggi adotta tecnologie digitali e di robotica per l’automazione delle procedure di parcheggio, è interamente alimentato con energia proveniente da fonti rinnovabili e offre postazioni di ricarica elettrica per auto e bici.

La massima tutela dell’ambiente, peraltro, è stato il leitmotiv della riqualificazione. Sul tetto del palazzo, adiacenti al giardino pensile con ulivi, siepi e vista sulla città, sono stati installati piastrelle e pannelli fotovoltaici (rispettivamente 200 e 105), con una produzione annua di 75 megawattora. Lo stabile è anche dotato di un impianto geotermico da 70 chilowatt, con 12 sonde che arrivano a una profondità di 100 metri. Il quinto piano è completamente autosufficiente sotto il profilo energetico e, quanto avanza della produzione, viene utilizzato per il resto dell’edificio. Si tratta del 30% circa del fabbisogno. La restante percentuale, comunque, viene acquistata da produttori che utilizzano esclusivamente fonti rinnovabili.

Fonte: Il Sole 24 Ore