
Banca Progetto, rush finale per le offerte vincolanti
Tra banche e fondi potenzialmente interessati al dossier, si scalda la partita per Banca Progetto. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, entro la prossima settimana – la scadenza è fissata al 20 luglio – sono attese le offerte vincolanti per l’acquisizione della banca digitale, attualmente commissariata dalla Banca d’Italia.
Sul tavolo dei due commissari, Lodovico Mazzolin e Livia Casale – affiancati da Lazard come advisor finanziario e da BCG per l’asset quality review – sono attese le proposte di diversi soggetti. Almeno 5-6 tra banche e fondi hanno infatti manifestato interesse nelle ultime settimane, candidandosi a presentare un’offerta vincolante.
Sul fronte bancario, sono in vista le proposte di Banca CF+, la challenger bank che ha recentemente lanciato un’Opa su Banca Sistema, e di Aidexa, che opererebbe autonomamente ma in coordinamento con il suo azionista Cerberus, anch’esso potenziale candidato a scendere in campo, grazie alla propria capacità finanziaria.
Tra i fondi, si guarda alle mosse di Oaktree, attuale azionista della banca in vendita, che si muoverebbe in tandem con Jc Flowers. Il fondo americano tornerebbe così in scena dopo aver ceduto Banca Progetto a Centerbridge nel settembre 2024, in un’operazione poi finita al centro di un acceso contenzioso giudiziario. A mostrare interesse sarebbe anche il fondo statunitense Davidson Kempner, già attivo su diversi dossier in Italia e noto per aver ceduto Prelios alla Ion di Andrea Pignataro nel 2024 per 1,35 miliardi.
Il nodo del capitale
Nei prossimi giorni si vedrà chi deciderà di farsi effettivamente avanti e con quali proposte, che saranno inevitabilmente condizionate, vista l’incertezza del contesto. Il nodo cruciale per tutti i potenziali acquirenti resta l’ammontare della ricapitalizzazione necessaria per il rilancio della banca. Secondo alcune stime, il fabbisogno si aggira oggi nell’intorno dei 200-230 milioni di euro, in crescita rispetto ai circa 100 milioni inizialmente ipotizzati. Non è escluso, tuttavia, che il conto finale possa essere più tondo.
Fonte: Il Sole 24 Ore