Barachini, dagli over the top di Internet concorrenza non leale
«Ci dobbiamo attrezzare per percorrere altrettanti» 160 anni e questa «è una grande sfida», ha detto Maria Carmela Colaiacovo, presidente del Gruppo 24Ore, aprendo il convegno in occasione del 160esimo anniversario del gruppo editoriale. «Non è stata mai tradita la missione di essere presidio di autorevolezza e competenza», ha aggiunto sottolineando che il Sole 24 Ore è «un patrimonio collettivo».
Tamburini, fatti separati dalle opinioni
Il direttore del Sole 24 Ore Fabio tamburini ha sottolineato «la grande responsabilità» di essere il direttore di un gruppo che ha 160 anni di vita. «Il quotidiano è passato attraverso due guerre mondiali, e anche noi oggi non ci facciamo mancare niente. L’epoca di slancio e pace è finita». Come Sole 24 Ore «abbiamo la responsabilità di tenere alta la bandiera di un giornale che ha saputo fare informazione, continua a farlo con un faro particolare: i fatti separati dalle opinioni». Anche l’intelligenza artificiale porterà un ulteriore vantaggio, eliminando «un limite importante del Sole 24 Ore: la barriera linguistica costituita dall’italiano che è venuta meno».
Riffeser (Fieg), servono norme per riavere un’informazione di qualità
«In questi vent’anni abbiamo preso un po’ tutti sotto gamba prima internet, poi i social e adesso l’intelligenza artificiale. Tutti i progressi vanno accettati, vanno capiti, vanno governati, ma vanno normati. Quello che è mancato sono normative stringenti per poter ritornare all’informazione di qualità», ha sottolineato il presidente della Fieg Andrea Riffeser Monti. «È il momento – ha detto – che, a livello europeo e nazionale, si apra un confronto serio, non solo di aiuti. Perché gli aiuti vanno bene, ma qui bisogna fare tutta una serie di regole che attualmente non ci sono».
Ceccherini, giornalismo di qualità baluardo della democrazia
«Il giornalismo di qualità è quell’opera meritoria che accende luci dove c’è ombra e porta notizie verificate e certificate su cui non c’è da discutere. La distinzione tra giornalismo di qualità e informazione è data dai marchi, dai gruppi editoriali che vivono della credibilità che si guadagna nel tempo sul tema», ha rimarcato Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio for independent thinking (nuovo nome dell’Osservatorio permanente Giovani editori). E ha ricordato che «il giornalismo resta uno dei pochi baluardi a difesa della democrazia, perchè una critca sana è l’unico modo per farla vivere».
De Bellis, si può ancora vincere la battaglia digitale
«Non possiamo arrenderci all’idea che il digitale sono altri», ha sottolineato Giuseppe De Bellis , direttore Editoriale di SkyTg24, «Anzi, la battaglia digitale si può vincere, perchè il nuovo tool di Google non saràò mai completo se non siamo oi ad alimentarlo con lamproduzionedi contenuti informativi». E ha ricordato che i media tradizionali hanno ancora un peso enorme.
Fonte: Il Sole 24 Ore