Bayesian: riaffiora a Porticello il relitto del superyacht, domani il recupero – Foto / Le gru in azione

Bayesian: riaffiora a Porticello il relitto del superyacht, domani il recupero – Foto / Le gru in azione

Recupero in corso per il Bayesian, superyacht a vela di 56 metri colato a picco nel corso di un fortunale l’estate scorsa in circostanze tragiche al largo delle coste siciliane. L’imbarcazione è stata sollevata a galla da una profondità di circa 50 metri da alcune gru Hebo per consentire la messa in sicurezza delle imbracature. Lo scafo è riemerso e si trova a pelo d’acqua tra le due gru. Dalla Capitaneria di Porto confermano che le operazioni di recupero totale dell’imbarcazione avverranno domani mattina a partire dall’alba.

Il megayatch a vela – varato dai cantieri Perini di Viareggio e di proprietà effettiva della Revtom Ltd, società riconducibile ad Angela Bacares, moglie dell’imprenditore tecnologico Mike Lynch – era affondato lo scorso 19 agosto ed è rimasto da allora sul fondale marino, fuori dal porto di Porticello, frazione del Comune siciliano di Santa Flavia, in provincia di Palermo. Ora è stato riportato in superficie dopo il taglio dell’albero alto 72 metri ed è imbracato tra le due chiatte-gru, Hebo Lift 10 e la Hebo Lift 2. Prima di alzarlo completamente sul livello del mare i tecnici devono rinforzare e aumentare le imbracature.

Nel naufragio morirono sette persone tra cui il magnate inglese Mike Lynch. Per il naufragio sono tre gli indagati dalla procura di Termini Imerese: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffith. L’accusa è omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Dopo la morte del sub olandese Rob Cornelis Huijben, avvenuta lo scorso 9 maggio durante le operazioni di recupero, è stata aperta una seconda inchiesta che vede indagate tre persone della società olandese Smit Salvage, per cui lavorava Huijben. I tre sono indagati per omicidio colposo e violazione delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.

Fonte: Il Sole 24 Ore