Bekaert cerca acquirenti per l’impianto sardo, sindacati e lavoratori mobilitati

Bekaert cerca acquirenti per l’impianto sardo, sindacati e lavoratori mobilitati

I costi dell’energia, così come quelli dei trasporti sono troppo alti e l’azienda che produce corde di metallo per pneumatici, decide di vendere lo stabilimento sardo. La vicenda riguarda lo stabilimento di Macchiareddu (a una decina di chilometri da Cagliari) di proprietà della Bekaert, dove da lunedì sindacati e lavoratori sono in assemblea permanente sino a giovedì. A far scattare la mobilitazione sono state le organizzazioni sindacali di Fiom, Fsm e Uil rappresentate da Marco Mereu, Marco Angioni e Alessandro Andreatta, che i gironi scorsi hanno lanciato l’allarme dopo un incontro con l’azienda. «Ci hanno convocato dall’oggi al domani in Confindustria e lì c’erano tutti i dirigenti dell’azienda che hanno dichiarato che il 17, quindi il giorno prima, il direttivo della Beckaert ha deliberato per mettere in vendita lo stabilimento di Macchiareddu – ricostruisce Alessandro Andreatta -. Fino a tutto il 2025 lo stabilimento sta procedendo bene, però dal 2026 dovrebbe essere in calo, quindi dal primo ottobre viene messo sul mercato. Per ora non abbiamo avuto nessuna risposta e questo è preoccupante. Ad ottobre hanno previsto di chiudere 5 giorni la fabbrica, poi a novembre 15 giorni e a dicembre 20 giorni».

Fra le ragioni della crisi sottolineate dall’azienda, ci sarebbero i costi di trasporto tripli rispetto ai competitor e il peso insostenibile dell’energia in Sardegna, che penalizza le imprese energivore. E poi la crisi dell’automotive e la «concorrenza cinese che si sta affacciando sul mercato europeo». Non è tutto, perché al futuro dello stabilimento è legato anche il destino di 237 dipendenti diretti e una cinquantina dell’indotto. Proprio questo fatto spinge i sindacati a sollecitare un intervento immediato delle istituzioni. «E’ necessario scongiurare l’ennesima fuga di una multinazionale dalla Sardegna, analizzare tutte le possibili soluzioni per la salvaguardia industriale e occupazionale, individuare strumenti concreti di sostegno, rilancio e sviluppo, prima che vengano assunte decisioni irreversibili – sottolineano i tre sindacalisti in un documento -. Il percorso di vendita annunciato oltre a non offrire alcuna garanzia, rischia di tradursi in uno smantellamento silenzioso di una realtà industriale che ancora oggi rappresenta un presidio strategico per l’economia della Sardegna». Per lunedì, intanto, è previsto un incontro con l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani per «costruire un percorso finalizzato trovare una soluzione alla vertenza. «Per il momento abbiamo ottenuto un tavolo istituzionale all’assessorato dell’industria della Regione Sardegna e – proseguono i sindacalisti – chiediamo che Beckeart resti fino a quando non si troverà l’acquirente».

Fonte: Il Sole 24 Ore