
Bending spoons sul podio europeo dei Great place to work
Sul podio della classifica europea dei Best small & medium workplaces di Great place to work c’è anche una società italiana dell’It, giovane ma in grande ascesa: Bending spoons che si colloca al terzo posto. Le società italiane tra le prime cento sono tre, le altre due sono al 24esimo posto Alnylam, una realtà del settore delle biotecnologie e farmaceutico e al 93esimo posto Skylabs, società attiva nella consulenza digitale sempre in ambito It. Tre società per il ceo di Great place to work per l’Italia, Alessandro Zollo, sono poche per un Paese come il nostro dove ci sono ancora molte cose da migliorare: «La classifica – dice il manager – conferma che l’Italia non è ancora un paese dove si ascoltano le persone e lo European Workforce Study pubblicato quest’anno dalla stessa Great Place to Work lo ha dimostrato. Però, anche in un contesto nazionale dove l’ascolto e il supporto ai collaboratori non sono ancora una priorità diffusa, alcune realtà italiane riescono a distinguersi come virtuose. Queste imprese stanno rompendo gli schemi di una cultura organizzativa ancora troppo legata al controllo e alla gerarchia, puntando invece su fiducia, responsabilità condivisa e valorizzazione delle persone».
Scorrendo la classifica, composta dalle 100 migliori realtà europee, in rappresentanza di 21 paesi (Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia), certificate come Great Place To Work e con un numero di dipendenti nel Vecchio continente compreso tra 50 e 499, nel confronto tra i paesi europei, a farla da padrone sono l’Olanda e il Regno Unito che guidano la classifica con ben 13 organizzazioni ciascuna, seguite da Spagna (12), Germania e Svezia (10), Belgio, Francia e Norvegia (7), Cipro, Danimarca, Grecia e Portogallo (5), Austria (4), Finlandia, Irlanda, Italia (3), Lussemburgo e Svizzera (2), Islanda, Polonia e Turchia (1). Tra i settori, invece, a dominare è l’Information Technology (37%), davanti a servizi professionali (15%), altri settori (11%), biotecnologie e farmaceutica; educazione e formazione (6%), servizi finanziari e assicurazioni (4%), manifattura e produzione (3%), advertising e marketing (3%).
Nella top ten a conquistare il gradino più alto del podio è la società IT svedese Castra AB, seguita dall’austriaca willhaben internet service GmbH & Co KG e poi dall’italiana Bending Spoons. Completano la top ten, l’olandese, norvegese e svedese mnemonic (servizi professionali), l’austriaca comprei Reinraum-Handel-und Schulungs GesmbH (servizi professionali), l’olandese Blue Bricks (servizi professionali), la portoghese Mind Source (Information Technology), e ancora, la danese VELA (manifattura e produzione), la spagnola Redarbor (Information Technology) e la danese Abakion (Information Technology).
Fonte: Il Sole 24 Ore