Berkshire, l’ultima trimestrale con Buffett brilla per prudenza: liquidità record
È all’insegna dei profitti, ma anche della prudenza, l’ultimo bilancio trimestrale di Berkshire Hathaway sotto la guida di Warren Buffett, leggendario finanziere ormai 95enne, che si prepara a lasciare il timone della holding statunitense.
Il conglomerato con sede a Omaha in Nebraska, ha registrato un utile operativo di 13,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre, in rialzo del 34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: un risultato conseguito soprattutto grazie alle sottoscrizioni di polizze assicurative, che hanno generato 2,4 miliardi, in aumento del 200%.
Colpisce la liquidità del gruppo, che ha raggiunto il massimo storico di 381, 6 miliardi di dollari, superando il precedente record di 347,7 miliardi raggiunto nel primo trimestre (a fine 2024 era a quota 334 miliardi). Un accumulo che potrebbe essere interpretato almeno in parte come un segnale di estrema cautela di fronte alla corsa sfrenata di Wall Street, che ha indotto alcuni analisti a parlare di «bolla finanziaria» e comunque a mettere in guardia da quella che potrebbe essere un’imminente inversione di tendenza.
Nel trimestre concluso il 30 settembre la società di Buffett – tuttora considerato un guru degli investimenti – ha continuato a vendere partecipazioni azionarie, incassando una plusvalenza netta di 10,4 miliardi di dollari.
Inoltre ha proseguito nel digiuno dai buyback, che aveva effettuato con una certa regolarità dal 2018, non riacquistando mai azioni proprie nei primi nove mesi dell’anno. E questo nonostante la performance a Wall Street sia stata deludente rispetto a quella dell’intero listino (che appare ormai influenzato in modo abnorme dall rally delle big tech): le azioni Berkshire di classe A e B hanno guadagnato il 5% da inizio anno, mentre l’indice S&P 500 continua a correre a livelli da primato, in rialzo del 16,3% nello stesso arco di tempo.
Fonte: Il Sole 24 Ore