Bilancio Ue: ecco perché Berlino dice no alla Commissione

Bilancio Ue: ecco perché Berlino dice no alla Commissione

Il no della Germania alla proposta di alzare il bilancio Ue a circa 2mila di euro non può stupire. La bocciatura è arrivata già mercoledì, ad appena poche ore dall’annuncio della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, tedesca e componente dello stesso partito del cancelliere Friedrich Merz, i Cristianodemocratici.

La proposta formulata dall’Esecutivo comunitario, accanto ad aspetti che piacciono e molto a Berlino, ne contiene alcuni che invece restano indigesti, anche in questa fase di presa di coscienza dei limiti del tradizionale rigore tedesco.

Budget eccessivo

Si parte dallo stesso importo indicato per il budget 2028-2034, 1.816 miliardi (si arriva a 2mila con i rimborsi del NextGenerationEu), rispetto ai 1.200 miliardi attuali, anche se in rapporto al Pil si passa dall’1,13 all’1,26%. «Un aumento complessivo del bilancio Ue è inaccettabile in un momento in cui tutti gli Stati membri stanno facendo notevoli sforzi per consolidare i loro bilanci nazionali», ha fatto subito sapere il portavoce del Governo tedesco, Stefan Kornelius.

In realtà, Berlino è impegnata ad alzare il proprio debito pubblico, anziché a consolidarlo. Proprio mercoledì, il Governo ha approvato il piano finanziario da inviare alla Commissione, facendo leva su tutta la flessibilità del Patto di stabilità e crescita Ue (e oltre), per poter aumentare la spesa in infrastrutture e difesa. La Germania è il primo contributore dell’Unione e dovrà farsi carico di poco meno di un quarto del bilancio comunitario, proprio mentre si prepara a mettere sotto pressione i propri pur solidissimi conti pubblici.

Fonte: Il Sole 24 Ore