
“Bird”, la metafora della crescita in un film toccante
Ottimo cast
Come in quasi tutte le sue pellicole, Andrea Arnold unisce tematiche legate all’adolescenza a situazioni di spazi decisamente degradati e quasi marcescenti, in cui i personaggi si muovono con agilità ma senza rendersi conto fino in fondo di quanto i luoghi in cui si trovano possano risultare opprimenti e claustrofobici.
Anche in quest’ottica la metafora del volo e degli uccelli, oltreché di un personaggio che dà il senso generale al titolo del film, diventa una chiave di lettura relativa a una speranza di fuga, forse impossibile, ma comunque capace di generare desideri, spesso utopici, di provare a raggiungere un futuro migliore.
Una menzione speciale va all’intero cast, ma soprattutto all’attrice protagonista, l’esordiente Nykiya Adams, chiamata a un ruolo davvero delicato.
È circondata però da due grandi interpreti come Barry Keoghan (nei panni del padre di Bailey) e Franz Rogowski, attore tedesco che ci ha entusiasmato in pellicole come “La donna dello scrittore” di Christian Petzold o “Passages” di Ira Sachs.
Nottefonda
Tra le novità della settimana c’è anche un film italiano, “Nottefonda”, esordio dietro la macchina da presa di Giuseppe Miale Di Mauro, liberamente tratta dal suo romanzo “La strada degli americani”.
Fonte: Il Sole 24 Ore