
Bitcoin vola al record 118mila dollari spinto da acquisti istituzionali
Il prezzo di Bitcoin ha superato per la prima volta nella storia i 118mila dollari portando la capitalizzazione della prima criptovaluta in area 2.400 miliardi di dollari. In questo momento Bitcoin contende ad Amazon il quinto posto in classifica tra gli asset finanziari più capitalizzati del pianeta, classifica guidata dall’oro fisico (22mila miliardi), seguito con distacco dal titolo Nvidia che proprio nelle ultime ore ha infranto per la prima volta la barriera dei 4mila miliardi.
A differenza dei precedenti massimi storici (dove erano gli investitori retail protagonisti assoluti della price action su Bitcoin) questo nuovo picco del valore della criptovaluta ideata nel 2008 da Satoshi Nakamoto vede gli istituzionali in prima linea.
«La recente impennata del valore del Bitcoin è alimentata da acquisti consistenti da parte degli investitori istituzionali, che stanno comprando in modo significativo l’offerta disponibile, creando una liquidità in diminuzione sulle piattaforme di trading».
Nel corso del 2025 il presidente degli Usa Donald Trump ha ordinato la creazione di una riserva strategica di Bitcoin, mentre il mese scorso il Senato degli Stati Uniti ha approvato il Genius Act, una legge che fornisce un quadro normativo per le stablecoins. Notizie che confermano la narrativa attualmente dominante che vede Bitcoin più come una sorta di oro digitale che come un competitor per il dollaro. Ha usato queste parole anche il governatore della Federal Reserve Jerome Powell. La strategia degli Usa è quindi chiaro: Bitcon può far parte delle riserve strategiche di Stato (in quanto viene considerato un asset non inflazionario e quindi, al pari dell’oro fisico, una riserva strategica). Il dollaro non è minacciato e, allo stesso tempo, può attraverso la tecnologia blockchain diffondersi più capillarmente nel resto del mondo. Per questo le principali banche potranno emettere delle stablecoin agganciate al dollaro, rendendone più facile la penetrazione ad esempio nei Paesi emergenti.
Quanto al mercato delle criptovalute in senso lato si segnala anche il balzo di Ethereum, la seconda criptovaluta per market cap, che si è riavvicinata nuovamente alla soglia dei 3.000 dollari. A differenza di Bitcoin è comunque molto lontana dai suoi precedenti massimi (in area 5.000) come del resto le principali alternative coin che vivono spesso di narrative momentanee e fanno fatica a riproporsi sugli stessi livelli nei successivi cicli di mercato. Anche questa è una profonda differenza tra le migliaia di criptovalute in circolazione e Bitcoin.
Fonte: Il Sole 24 Ore