Black out: dal pronto intervento a Milano all’intelligenza artificiale a Roma, ecco come i distributori riducono i rischi

Black out: dal pronto intervento a Milano all’intelligenza artificiale a Roma, ecco come i distributori riducono i rischi

Per ora i black out che hanno riguardato le reti elettriche (le linee a media e bassa tensione che consentono il trasferimento dell’elettricità all’utente finale) sono stati molto limitati. Segno che le infrastrutture hanno mostrato una certa resilienza rispetto agli effetti del cambiamento climatico e alle conseguenti eccezionali ondate di calore che stanno investendo l’Italia in queste settimane. Una intensa ondata di caldo che, sommata all’assenza di precipitazioni per periodi piuttosto lunghi, esercita sui cavi elettrici interrati una “pressione” non da poco, costringendoli a operare oltre i parametri ordinari. Con il risultato che aumenta la probabilità di guasti improvvisi rispetto ad altri periodi dell’anno che non devono fronteggiare l’impatto di certi fattori esogeni.

Ecco perché i distributori elettrici hanno messo in campo ulteriori misure per ridurre al minimo il pericolo di interruzioni dovute, come detto, più che dall’elevata richiesta di carico (che è tipica del periodo estivo in cui si registra il maggiore fabbisogno elettrico) da problemi di smaltimento del calore che impattano fortemente sulla performance dei cavi.

Una task force ad hoc contro le criticità

Prendiamo, per esempio, E-Distribuzione, la società di Enel che gestisce oltre 1,1 milioni di chilometri di linee in media e bassa tensione in Italia e distribuisce energia elettrica ad oltre 32 milioni di clienti connessi alla sua rete. A fronte delle interruzioni che hanno interessato alcune aree del centro di Firenze, la società ha adottato da tempo soluzioni che permettono di tutelare quella porzione del capoluogo toscano e di garantire, al tempo stesso, una rete elettrica ridondante e “magliata”, cioè dotata di linee e collegamenti di riserva e di adeguata potenza. Tra queste, figura una cabina elettrica innovativa completamente interrata sotto la stazione di Santa Maria Novella, che è stata cruciale per circoscrivere il perimetro quando si è verificato il guasto. L’azienda aveva poi schierato una task force pronta a intervenire e questo ha consentito di contenere i disservizi. Si tratta di un piano che la società applica anche a livello nazionale e che si affianca a una strategia di rafforzamento della rete sotto il profilo strutturale.

A Milano più squadre per il pronto intervento

Un piano ad hoc è anche quello messo a punto da Unareti e Duereti (gruppo A2A) per le reti elettriche di Milano e Brescia: in 10 anni, sono previsti 3,8 miliardi di investimenti come previsto dalla strategia del gruppo al 2035. In particolare, nelle grandi città dove le grandi ondate di caldo degli ultimi anni hanno portato ad aumento dei consumi di energia e dei carichi sulle reti di distribuzione, Unareti ha potenziato il numero di squadre e investito per migliorare l’organizzazione del pronto intervento: sono aumentati i laboratori mobili, necessari per le attività di ricerca del guasto, e le squadre di scavo, cruciali nei punti in cui si verificano le criticità che isolano le utenze. È stato inoltre raffinato il processo di gestione e prioritizzazione delle segnalazioni, nonché il sistema delle manovre effettuate sulla rete elettrica dalla sala controllo per rendere più rapide ed efficaci le rialimentazioni delle utenze distaccate.

Fonte: Il Sole 24 Ore