Bmw crolla in Borsa dopo il taglio delle stime: pesa la Cina. Giù anche Mercedes

Bmw crolla in Borsa dopo il taglio delle stime: pesa la Cina. Giù anche Mercedes

Il colpo di freno dell’industria tedesca si fa sentire in Borsa, e la crisi dell’auto ne è il simbolo più evidente. Ad agosto la produzione industriale in Germania è scesa del 4,3% su base mensile, il peggior dato dal 2022, con un crollo del 18,5% nella manifattura automobilistica, secondo Destatis, l’Istat di Berlino. Un dato che fotografa la fatica della prima economia europea a uscire da una stagnazione pluriennale, segnata da dazi, energia cara e concorrenza cinese. «Il rischio di una nuova recessione tecnica è molto reale», ha avvertito Carsten Brzeski, capo economista di Ing, ricordando come il settore auto resti il termometro più fedele della salute industriale tedesca.

Il crollo di Bmw a Francoforte è emblematico

In questo contesto, il crollo in Borsa di Bmw assume un valore emblematico. Il titolo del gruppo bavarese è in profondo rosso a Francoforte (quasi -9% a mezzogiorno), dopo che, martedì sera, la società ha tagliato le previsioni sugli utili 2025 a causa della debolezza della domanda in Cina e dei ritardi nei rimborsi doganali legati alle tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa. La casa di Monaco prevede ora un leggero calo dell’utile ante imposte, contro una precedente guidance di stabilità, e ha rivisto al ribasso il margine operativo della divisione auto al 5-6% (dal 5-7%) e il free cash flow a 2,5 miliardi di euro, praticamente dimezzato.

Il segnale più preoccupante arriva però da Pechino. Dopo anni di crescita in doppia cifra, il mercato cinese mostra un rallentamento strutturale: le vendite di Bmw sono risultate sotto le attese, erodendo i margini nonostante un aumento dei volumi in Europa e negli Stati Uniti. Secondo JPMorgan, «più dei dazi, a preoccupare è la capacità di mantenere pricing power e competitività in Cina nel 2026». Ubs e Citi hanno sottolineato la sovraesposizione del gruppo al mercato asiatico, che lo scorso anno ha rappresentato oltre un quinto dei ricavi complessivi.

In difficoltà anche Mercedes-Benz

L’effetto contagio ha investito l’intero comparto: l’indice Stoxx 600 Automobiles & Parts perso circa l’1,7%, mentre Mercedes-Benz cede oltre il 3%, penalizzata a sua volta da risultati deludenti. Nel terzo trimestre, le vendite globali del gruppo di Stoccarda sono diminuite del 12%, con un tonfo del 27% in Cina e del 17% negli Stati Uniti. Il marchio della stella a tre punte sta reagendo spostando la produzione elettrica verso l’Ungheria, dove assumerà 3mila addetti per la futura Classe C elettrica, mentre gli stabilimenti tedeschi di Sindelfingen, Rastatt e Brema saranno ridimensionati.

Fonte: Il Sole 24 Ore