Bnp Paribas, utili a 9,3 miliardi: confermati i target
Il gruppo Bnp Paribas archivia un trimestre positivo con utili in tenuta e conferma i target per il 2025. I primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato di 9,253 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai 9,366 miliardi dei primi tre trimestri del 2024. Lo fa sapere il gruppo francese. I ricavi si attestano a 38,11 miliardi di euro con un aumento del +3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel solo terzo trimestre, il margine di intermediazione del Gruppo si attesta a 12,569 miliardi, con un aumento del 5,3% rispetto al terzo trimestre 2024.
I target confermati
«La struttura finanziaria è molto solida, con un CET1 ratio del 12,5% e una generazione organica di capitale di 30 punti base. I nostri risultati sono in linea con il nostro obiettivo di utile netto per il 2025 superiore a 12,2 miliardi di euro e con la nostra traiettoria di crescita per il 2026”, ha detto Jean-Laurent Bonnafé, Amministratore Delegato di Bnp Paribas. “Questo trimestre è caratterizzato dall’integrazione di AXA IM, che costituisce un fattore di trasformazione strategica per il Gruppo e ci consente di diventare leader nel settore dell’asset management”.
In crescita Bnl
Il terzo trimestre 2025 di BNL Banca Commerciale «è caratterizzato dal proseguimento della crescita del risultato di gestione», con i depositi in crescita (+0,3%), in particolare al livello delle imprese e dei clienti del Private Banking, parzialmente compensati dalla flessione nella clientela individuale. Lo fa sapere il gruppo Bnp Paribas nella presentazione dei conti consolidati.
Il margine di intermediazione, pari a 686 milioni di euro, è in rialzo del +0,3%, con BNL che genera un utile ante imposte di 309 milioni di euro in considerevole aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+45, al netto dell’impatto della rivalutazione delle partecipazioni azionarie), per effetto della crescita del risultato operativo.
Il mix migliora, con un incremento dei depositi a vista (+2,7% in un anno) e un calo dei depositi a termine (-8,3%). Gli impieghi sono in aumento (+0,8%). “Il trimestre è caratterizzato una buona tenuta dei crediti alle imprese, parzialmente compensata dalla flessione del credito residenziale, per effetto di un approccio selettivo nella concessione dei mutui. La raccolta indiretta aumenta del +5,6%, trainata dalla clientela del Private Banking, dai fondi comuni e dalla raccolta amministrata”, fa sapere la banca.
Fonte: Il Sole 24 Ore