
Bocciati in debiti e prestiti: Italia in fondo al ranking per competenze finanziarie
Solo il 17,2% degli italiani sa distinguere tra interessi semplici e composti, il che li espone a indebitarsi senza conoscere i meccanismi del credito e le conseguenze delle proprie scente. E’ quanto emerge dall’analisi realizzata da Bravo, fintech attiva nella gestione del debito, sulla base dati Ocse/Infe (International Survey of Adult Financial Literacy, dicembre 2023), che va ad analizzare i gruppi sociali del nostro Paese confrontandoli con le realtà di altri aderenti all’organizzazione con sede a Parigi. L’indagine conferma come in Italia il livello di educazione finanziaria sia ampiamente insoddisfacente tra i nostri connazionali, ponendoci in coda alle classifiche internazionali.
La classifica
I dati sono impietosi: solo il 16,6% degli italiani raggiunge il punteggio minimo di 70 punti su 100, considerato accettabile dall’Ocse per una gestione finanziaria consapevole. Il che posiziona l’Italia al 36° posto mondiale su 39 paesi. In testa alla classifica la Germania, con il 75,5% dei cittadini che raggiunge il minimo accettabile. Meglio dell’Italia anche Francia (38,7%), Spagna (39,2%), Estonia (48,4%) e Finlandia (45,8%), che mostrano percentuali di cittadini finanziariamente competenti oltre il doppio rispetto all’Italia.
Oltre alla conoscenza, anche competenze e abitudini mostrano una vulnerabilità accentuata: solo il 35% degli italiani dimostra comportamenti finanziari corretti (almeno 6 comportamenti virtuosi su 9 misurati dall’OCSE), posizionando l’Italia al 32° posto mondiale su 39 paesi. La Germania guida anche questa classifica con il 77,5%, seguita da Irlanda (76,9%), Malta (75,5%) e Indonesia (74%).
Inoltre: solo il 57% degli italiani tiene traccia regolarmente delle proprie finanze a breve termine. Il che li espone a truffe e frodi finanziarie: secondo Bravo, il 9,4% degli italiani ne è stato vittima, ma solo il 17,1% di questi aveva competenze per difendersi. Complessivamente, l’Italia è al 26° posto su 30 per preparazione finanziaria delle vittime di frodi.
Donne e giovani
Doppio lo svantaggio delle donne italiane: nei confronti degli uomini e delle donne straniere. Lo scarso protagonismo delle donne italiane nella gestione della finanza personale le vede penalizzate nel confronto internazionale: su 41 Paesi analizzati, le italiane si collocano al 38esimo, ben staccate dalle tedesche (prime), dalle spagnole (15esime) o le francesi (16esime). Analogo se non peggiore il discorso riguardante i giovani italiani: i ragazzi tra 18 e 29 anni si posizionano al 38° posto su 39 paesi. Anche in questo caso, sono i giovani tedeschi in vetta alla classifica mondiale.
Fonte: Il Sole 24 Ore