
Bollette più trasparenti ma slitta il cambio fornitore in 24 ore: ecco tutte le ultime novità
Maggiore trasparenza sui prezzi delle bollette, divieto per i fornitori di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e di durata e stop alla possibilità di risolvere i contratti prima della scadenza. Ma anche il possibile slittamento del cambio di fornitore in 24 ore che sarebbe dovuto scattare dal prossimo 1° gennaio 2026 e i cui tempi sembrano destinati ad allungarsi se non ci saranno ulteriori modifiche su questo tassello.
Pichetto: puntiamo a porre il cittadino al centro delle scelte energetiche
Sono alcune delle novità contenute nel decreto legislativo di attuazione della direttiva “Disegno del mercato” (Market design) che è stato approvato nei giorni scorsi in via preliminare dal Consiglio dei ministri su proposta del titolare del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. «Questo provvedimento conferma la volontà del governo di porre il cittadino al centro delle scelte energetiche, come consumatore consapevole e insieme orientato alla condivisione di energia rinnovabile, dunque interprete fondamentale della transizione», è stato il commento di Pichetto Fratin. Ma vediamo nel dettaglio che cosa potrebbe cambiare per le bollette energetiche una volta che il decreto legislativo arriverà a traguardo.
Più diritti per i clienti a livello contrattuale
Tra le novità più rilevanti introdotte dal provvedimento, c’è il rafforzamento della trasparenza informativa delle bollette, sul quale, come noto, sta già lavorando da tempo l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente. Così il provvedimento punta a rafforzare una direzione già intrapresa ampliando quanto previsto dall’articolo 5 del decreto 210 del 2021 che fissa i diritti contrattuali dei clienti finali. In sostanza, si stabilisce che vada ampliato il novero delle informazioni che le bollette della luce devono indicare non solo sul fronte del fornitore (che dovrà esplicitare meglio i propri dati e i contatti di assistenza dei consumatori) ma anche sul versante del prezzo con le specifiche sulla tipologia e sulle singole componenti, ma anche su promozioni e servizi aggiuntivi. Tutti tasselli, vale la pena di ribadire, che sono al centro della nuova bolletta 2.0 per luce e gas voluta dall’Autorità e che il decreto evidenzia con ulteriore forza indicando che la trasparenza deve essere ulteriormente migliorata.
Nuovi obblighi per i fornitori
Sempre all’interno del provvedimento, è poi contenuto un altro passaggio importante che va a integrare i diritti contrattuali degli utenti intervenendo su un altro tema molto dibattuto: il decreto stabilisce, infatti, che i fornitori non potranno modificare unilateralmente le condizioni economiche e di durata dei contratti di fornitura di energia elettrica a tempo determinato e a prezzo fisso. E non potranno essere nemmeno risolti i contratti prima della scadenza.
Tempi più lunghi per il cambio di fornitore in 24 ore
Un altro aspetto che potrebbe cambiare secondo l’indicazione contenuta nel decreto legislativo sono i tempi dell’operatività del cambio di fornitore in 24 ore che sarebbe dovuto scattare entro il 1° gennaio 2026. La modifica è messa nero su bianco tra le pieghe del provvedimento laddove si interviene sull’articolo 7 del decreto 210 che aveva per l’appunto introdotto la velocizzazione della tempistica per allineare l’Italia alle richieste dell’Europa. Attualmente per il passaggio effettivo al nuovo venditore occorrono normalmente da uno a due mesi. Ora, con il nuovo decreto, i tempi per accorciare la durata del passaggio potrebbero allungarsi dal momento che la nuova scadenza è «entro il 2026» e non più entro la fine di quest’anno.
Fonte: Il Sole 24 Ore