Bonus casa, ancora un anno per 50 e 36%. Salta il superbonus

Bonus casa, ancora un anno per 50 e 36%. Salta il superbonus

Stop al superbonus. Dopo il varo a metà del 2020, la maxi agevolazione (che aveva toccato il picco del 110%, per poi essere ridotta al 90, al 70 e, infine, al 65%) chiude il suo percorso alla fine del 2025. Non sarà riproposta per il nuovo anno, con qualche piccola eccezione, come quella relativa al terremoto del Centro Italia: per la ricostruzione dei territori di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo sarà ancora attivo il 110%, anche per i progetti la cui richiesta sia stata presentata prima del 30 marzo 2024.

Doppia aliquota al 36 e al 50%

Il disegno di legge di Bilancio conferma le anticipazioni dei giorni scorsi in materia di sconti per la casa: resta, così, in piedi l’impianto che il Governo aveva disegnato l’anno scorso. Ci sarà, quindi, un doppio livello di aliquoteal 36% e 50%; per accedere al livello più alto di sconto bisognerà essere proprietari o titolare di un diritto reale di altro tipo sull’immobile ristrutturato e avere all’interno di quell’immobile l’abitazione principale (e, in sostanza, la residenza). Questo schema si applicherà a tre bonus: l’ecobonus per l’efficientamento energetico, applicato a lavori come la sostituzione di infissi o l’installazione di pompe di calore, il bonus ristrutturazioni base, applicato ad esempio a lavori su muratura e impianti, il sismabonus, dedicato alla messa in sicurezza antisismica, anche in versione acquisti.

La caratteristica di questo assetto è che, anche se le aliquote saranno identiche, ogni sconto avrà il suo sistema di adempimenti con relativi massimali. Ad esempio, per l’ecobonus sarà necessario l’invio della comunicazione all’Enea, mentre il bonus ristrutturazioni richiederà soltanto l’effettuazione di un bonifico parlante collegato a una fattura. Il sistema – ed è questa l’altra novità del Ddl – sarà prorogato per un solo anno. Dal 2027 scatta la riduzione già programmata: cioè, prime case al 36% e seconde case al 30.

Bonus mobili prorogato di un anno

Incassa la proroga di un anno, come anticipato, anche il bonus mobili. Per l’acquisto di arredi e di grandi elettrodomestici, anche nel 2026 sarà disponibile un’agevolazione del 50% con tetto di spesa a 5mila euro. La detrazione spetterà a condizione «che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto». Cioè, nel 2026 a partire dal primo gennaio del 2025. In questo caso non ci saranno differenze tra prime e seconde case, come per le altre detrazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore