
Bonus giovani e donne, come fare domanda e come funziona
Non sono oggetto di esonero i premi e i contributi dovuti all’INAIL, e il contributo, ove dovuto, al Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto, nè il contributo dello 0,30% della retribuzione imponibile destinato al finanziamento dei Fondi interprofessionali per la formazione continua, o il contributo, ove dovuto, al Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale.
I beneficiari del bonus giovani
Entrambe le misure riguardano soggetti che, alla data dell’evento incentivato (assunzione/trasformazione), non abbiano compiuto il trentacinquesimo anno di età (con un’età inferiore o uguale a 34 anni e 364 giorni) e non siano mai stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa.
I bonus si applicano per l’assunzione di lavoratori con qualifica di operai, impiegati o quadri, ma sono esclusi i dirigenti, i lavoratori domestici e i contratti di apprendistato. Gli esoneri contributivi sono applicabili in caso di rapporto di lavoro part-time (il massimale delle agevolazioni deve essere proporzionalmente ridotto), nonché ai rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro e anche per le assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, ancorché la somministrazione sia resa verso l’utilizzatore nella forma a tempo determinato.Non rientra, fra le tipologie incentivate, l’assunzione con contratto di lavoro intermittente o a chiamata,
La platea interessata dal bonus donne
Questo esonero riguarda donne di qualsiasi età che, alla data dell’assunzione, rispettano uno dei seguenti requisiti: siano prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti; risultino prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES unica); siano svantaggiate in quanto svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere.
L’esonero pari al 100% dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro, con esclusione di premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di 650 euro su base mensile per ciascuna lavoratrice è riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati, compresi quelli del settore agricolo. Il Bonus previsto dal decreto Coesione è riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi, per le assunzioni a tempo indeterminato, effettuate entro il 31 dicembre 2025, di donne lavoratrici svantaggiate.G li incentivi spettano anche in caso di contratti di lavoro a tempo parziale, per le assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, ancorché la somministrazione sia resa verso l’utilizzatore nella forma a tempo determinato, restano esclusi i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato. Il riconoscimento dell’esonero è subordinato al requisito dell’incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.
Fonte: Il Sole 24 Ore