Boom dell’export di farmaci negli Usa per anticipare i possibili dazi
Nel primo trimestre del 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 4,6%, l’import del 4,7%.
A marzo 2025 l’export cresce su base annua del 5,8% in termini monetari e dell’1,9% in volume. La crescita tendenziale dell’export in valore è più sostenuta per i mercati extra UE (+8,2%), rispetto a quelli UE (+3,7%). L’import registra un incremento tendenziale in valore del 7,6%, che riguarda entrambe le aree, UE (+6,8%) ed extra UE (+8,8%); in volume, cresce del 2,9%.
Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+59,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+47,5%), metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+8,1%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,6%). Si riducono su base annua le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-38,3%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a.) (-15,7%) e autoveicoli (-8,8%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla crescita dell’export nazionale sono Stati Uniti (+41,2%), paesi OPEC (+25,0%) e Francia (+4,2%). All’opposto, Turchia (-30,1%) e Cina (-8,3%) forniscono i contributi negativi più ampi.
Nel primo trimestre del 2025, l’export registra un incremento tendenziale del 3,2%, cui contribuiscono soprattutto le maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+41,9%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+21,2%), metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+5,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,5%). Apporti negativi, invece, derivano dalle minori esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-27,0%) e autoveicoli (-12,2%).
Fonte: Il Sole 24 Ore