
Boom di furti parziali di auto in Italia. I numeri delle vandalizzazioni
La Lombardia guida la classifica dei furti parziali di auto in Italia seguita da Lazio e Campania. Dai dati raccolti nel report pubblicato da LoJack, il fenomeno colpisce soprattutto le auto utilitarie, ma anche quelle di segmento più alto, con danni fino ad oltre 5 mila euro per i proprietari dei mezzi oltre ad alimentare il mercato illegale dei pezzi di ricambio in Italia e all’estero. Grazie a LoJack nel semestre 2025 sono stati recuperati 1.032 veicoli, per un valore pari a 33,4 milioni di euro.
I modelli di auto più coinvolti
Sebbene non esistano dati precisi sui brand più colpiti, i modelli coinvolti sono quelli più diffusi e che generano maggiori richieste di pezzi di ricambio, ma anche quelli che possono ottenere dei ricambi con un maggior valore economico. Tra i più vandalizzate le auto del gruppo Stellantis come la Fiat Panda, 500, 500X e Punto e ancora, Lancia Ypsilon e Jeep Renegade, ma anche i modelli di Audi, Smart, Ford, Peugeot, Renault, Citroen, Toyota, Lexus, prese di mira specie per le batterie, Range Rover e Volkswagen. Come per i furti di intere autovetture, il fenomeno assume particolari peculiarità a seconda della latitudine: al Sud le più colpite sono le Fiat Panda e le 500, mentre al Nord a prevalere sono i modelli dei marchi Toyota, Lexus, Range Rover e Volkswagen.
Le regioni italiane a bollino rosso
La geografia dei furti parziali è diversa da quella delle sottrazioni di veicoli: la Lombardia è oggi la regione italiana più colpita da queste sottrazioni con quasi la metà dei casi (40%), seguono Lazio (27%) e Campania (18%). Il fenomeno si concentra particolarmente all’interno delle grandi città: a Roma e Milano si registra circa il 28% dei danneggiamenti totali. La Puglia e in particolare l’area tra Manfredonia e Cerignola, nota come il triangolo delle Bermuda dei furti d’auto, rappresenta il luogo in cui le auto corrono il maggior rischio di furto di componenti, con vere e proprie centrali di smontaggio sparse nelle campagne e officine e autoparchi compiacenti che rivendono i pezzi rubati. Anche la regione Campania sta registrando un significativo aumento di questi episodi.
Più di mille veicoli recuperati nel semestre 2025
Nei primi 6 mesi del’anno LoJack, grazie alla tecnologia in radiofrequenza unica sul mercato, una centrale sempre operativa e un team esperti che sul campo supporta le attività di ricerca delle Forze dell’Ordine, ha portato al recupero di 1.032 vetture, per un valore di circa 33 milioni e 400 mila euro. I ritrovamenti hanno riguardato nel 54% dei casi i suv, su tutti la Toyota RAV4, nel 32% le auto con in testa la Fiat Panda. Teatro del maggior numero di ritrovamenti le Regioni che hanno una più ampia concentrazione di episodi criminali, il Lazio, Campania, Puglia, Lombardia e Sicilia.
Il report sui furti di componenti delle auto
I furti parziali di componenti di auto rappresentano una minaccia crescente per i proprietari di veicoli in Italia: nel 2024 sono stati registrati quasi 14 mila interventi per riparare danni causati da furti parziali o tentativi di furto, in crescita del 3,5% rispetto all’anno prima (fonte: Osservatorio Car Clinic). Il fenomeno, noto come cannibalizzazione delle auto, colpisce i veicoli di età compresa tra i 4 e i 6 anni, uno su tre degli episodi totali, ma anche di più recente immatricolazione, fino a 3 anni, pari al 28% del complessivo. I furti causano ingenti danni economici ai proprietari dei mezzi rubati oltre ad alimentare il mercato nero anche a livello internazionale dei pezzi di ricambio.
Fonte: Il Sole 24 Ore