
Borsa di Londra al gran declino, superata nelle Ipo anche da Oman e Malesia
Tracollo senza precedenti per il ruolo globale della Borsa di Londra. La piazza europea con tre secoli di storia è in gran declino: sembra un’altra epoca quando la piazza londinese attirava Ipo, capitali e, persino, presentazioni di piani industriali delle quotate europee. Era il cuore della finanza del vecchio Continente ma le cose sono cambiate: oggi non è più così. Tanto che mentre quotate londinesi preparano il trasferimento a Wall Street – questa settimana l’annuncio è arrivato da Ashtead – il mercato IPO di Londra evapora: quest’anno sono stati raccolti a Londra meno soldi rispetto ad alcune piccole piazze di frontiera. La Borsa inglese è stata scavalcata da nuovi Paesi emergenti, tra cui l’Oman, un mercato che rappresenta l’1% delle dimensioni del Regno Unito, così come dalla Malesia e dal Lussemburgo.
Solo al 20° posto al mondo
La raccolta fondi dalle offerte pubbliche iniziali di Londra è diminuita di circa il 9% quest’anno a 1 miliardo di dollari, spingendo il Regno Unito quattro posizioni più in basso, al 20° posto nella classifica delle sedi IPO globali, secondo i dati Bloomberg a fine di novembre. Si tratta di un grande cambiamento rispetto a pochi anni fa, quando Londra figurava regolarmente tra le prime cinque sedi a livello globale.
Le classifiche mostrano la profondità delle sfide per il Regno Unito: il mercato è stato minato da basse valutazioni, da un gruppo di investitori locali avversi al rischio e dalla crescente concorrenza di altri centri finanziari. Mentre la nazione ha recentemente rivisto le sue regole di quotazione, investitori e dirigenti affermano che è necessario fare di più per rinvigorire la borsa fondata 300 anni fa.
Circa una dozzina di aziende si sono quotate a Londra quest’anno, con la raccolta più grande appena superiore a 150 milioni di sterline (191 milioni di dollari). La città non figurava tra le prime 100 Ipo a livello globale, con Grecia, Svezia e Sud Africa che quest’anno hanno ospitato offerte più grandi.
La fuga dal listino
Mentre i volumi delle IPO si stanno assottigliando, le acquisizioni stanno riducendo il mercato azionario britannico al ritmo più rapido in oltre un decennio. Secondo Bloomberg quest’anno circa 45 aziende hanno lasciato la Borsa di Londra a causa di fusioni e acquisizioni. Si tratta del conteggio più alto dal 2010. Un problema che tocca in parte anche il resto del Continente.
Fonte: Il Sole 24 Ore