Borsa, difesa europea in rosso con il calo dei rischi geopolitici
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’accordo sul piano di pace a Gaza trovato da Israele e Hamas, che prevede anche il rilascio di ostaggi, allevia le tensioni geopolitiche nell’area del Medio Oriente e, di conseguenza, alimenta le vendite sui titoli del comparto difesa (in calo l’Euro Stoxx di settore), che hanno beneficiato nei mesi scorsi della corsa al riarmo innescata dall’escalation su più fronti (in Israele, ma anche in Ucraina, fronte che resta comunque aperto).
«I titoli della difesa hanno beneficiato di un forte rialzo dovuto al premio di rischio geopolitico dopo gli attentati del 7 ottobre di due anni fa. Oggi sono in calo, appunto con l’allentarsi delle tensioni», spiegano gli analisti di Saxo. Così a Piazza Affari Leonardo – Finmeccanica scivola in coda al FTSE MIB, con gli investitori che tirano i remi in barca dopo la volata che ha portato le azioni a salire più del 100% dai 26 euro di inizio anno agli attuali corsi. Forti cali anche per Rheinmetall ed Hensoldt a Francoforte, così come per Thales a Parigi e Bae Systems a Londra.
Va detto, comunque, che la battuta d’arresto potrebbe essere solo temporanea: il rafforzamento della difesa europea resta comunque un discorso aperto, tanto più che, come detto, il conflitto russo-ucraino non è ancora finito. L’Unione europea, anche grazie al regolamento europeo Safe, punta a spendere di più e a rafforzare l’industria europea, riducendo la quota di importazioni militari dagli Stati Uniti (64% nel 2024). Inoltre, tramite il piano Readiness 2030 (inizialmente battezzato ReArm Europe), l’Europa punta a mobilitare fino a 800 miliardi di euro in investimenti entro il 2030, stimolando gli Stati membri ad aumentare la spesa e a collaborare negli appalti comuni, concentrandosi sulle lacune di capacità e sulla promozione di un’industria della difesa europea.
Fonte: Il Sole 24 Ore