Borsa, Europa in rosso dopo il raid di Israele. Scatta il petrolio

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Il rischio di un’escalation militare tra Israele e Iran dopo il raid lanciato nella notte dallo Stato ebraico fa tremare i listini mondiali: le Borse europee aprono in deciso ribasso, mentre gli investitori si rifugiano in asset considerati sicuri come l’oro e il dollaro. Male anche le Piazze asiatiche, con Tokyo in calo del 2,7 per cento. Tornando al Vecchio Continente, il FTSE MIB perde circa un punto percentuale con flessioni che coinvolgono praticamente l’intero paniere.

Alle tensioni in Medio Oriente, che hanno portato l’agenzia S&P a tagliare il rating di Israele, si sommano le indicazioni sui tassi che arrivano dai funzionari Fed che ormai parlano di un eventuale taglio «solo verso la fine dell’anno», mentre le Bce prosegue sulla strada di un allentamento della politica monetaria in giugno a meno che non si verifichino nuovi shock

Tra i principali titoli milanesi, le vendite colpiscono Saipem, Stellantis e Tenaris. Deboli anche le banche, mentre resiste in territorio positivo Amplifon.

Fiammata del petrolio, dollaro in rafforzamento

La fuga dall’azionario, come detto, ha portato gli investitori ha concentrarsi sui beni rifugio come l’oro che nella notte ha avvicinato i record e ora è piatto sui 2.382,30 dollari all’oncia. Sul valutario, il dollaro sale a 1,0647 per un euro da 1,0660 giovedì in chiusura. Il biglietto verde vale anche 154,38 yen (da 154,24), mentre l’euro/yen è a 164,39 (164,54).Tonfo (-6%) e poi recupero anche per il Bitcoin che scambia a 62.112 dollari, mentre guadagna il 2,5% il gas a 33,1 euro al MWh.

I prezzi del petrolio hanno registrato un’impennata di oltre il 3% sui timori in Medio Oriente, prima di limitare in parte i rialzi.I future sul Wti per maggio salgono dell’1,21% a 83,73 dollari al barile, mentre la consegna giugno sul Brent guadagna l’1,33% a 88,27 dollari.

Fonte: Il Sole 24 Ore