Borse asiatiche aprono in negativo. Banca centrale cinese immette liquidità per 25 mld di dollari

Le Borse asiatiche tornano agli scambi in territorio negativo, mentre il Nikkei giapponese è chiuso per festività, all’inizio di una settimana ricca di appuntamenti in cui gli investitori guardano con forte attesa alle riunioni delle banche centrali, tra cui la Federal Reserve e la Banca del Giappone, che saranno attentamente esaminate per le possibili ricadute sulle politiche monetarie globali.

In apertura l’indice Composite di Shanghai cede oggi lo 0,23%, a 3.110,44 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,32%, scivolando a quota 1.904,98. Anche la Borsa di Hong Kong ha aperto la seduta in territorio negativo: l’indice Hang Seng cede nelle prime battute lo 0,63%, scivolando a 18.069,04 punti. Quadro in negativo anche per le quotazioni in Australia e in Corea del Sud. La debolezza regionale ha esteso le perdite dell’indice MSCI Asia Pacific allo 0,4%.

I riflettori della mattinata asiatica sono stati puntati sulle società immobiliari cinesi quotate a Hong Kong, che hanno perso il 2%, in parte a causa del crollo del 20% di China Evergrande Group, dopo che la polizia nel sud della Cina ha arrestato alcuni membri del personale della sua unità di gestione patrimoniale, l’ultimo problema che ha colpito la società immobiliare in difficoltà. Inoltre, la società fiduciaria cinese Zhongrong International Trust Co, che ha un’esposizione agli sviluppatori immobiliari cinesi, ha dichiarato nel fine settimana di non essere in grado di effettuare i pagamenti di alcuni prodotti fiduciari nei tempi previsti.

In questo scenario, la Banca centrale cinese ha emesso 184 miliardi di yuan (circa 25,65 miliardi di dollari) di pronti contro termine attivi a sette giorni ad un tasso di interesse dell’1,8%. Ha inoltre effettuato 60 miliardi di yuan di operazioni di pronti contro termine a 14 giorni, ad un tasso di interesse dell’1,95%. L’operazione mira a mantenere stabile la liquidità alla fine del trimestre, ha dichiarato in una nota la Banca popolare cinese. Il pronto contro termine è un processo in cui la Banca centrale acquista titoli dalle banche commerciali attraverso facendo offerte, con l’accordo di rivenderli in futuro.

Fonte: Il Sole 24 Ore