
Borse, Europa in cerca di direzione. A Piazza Affari giù UniCredit dopo i conti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Partenza mista per le borse europee che, si muovono contrastate e in cerca di direzione, in attesa di capire quali saranno gli effetti del nuovo annuncio del presidente americano, Donald Trump, che ha deciso di imporre tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, che peseranno soprattutto su Canada, Messico e Cina. Una mossa che non ha spaventato il listino americano con Wall Street che ha chiuso le contrattazioni in rialzo (Dow Jones +0,67%). La questione dazi ha invece pesato sui listini asiatici con l’indice Hang Seng che ha chiuso in ribasso dello 0,31%, mentre i mercati giapponesi sono chiusi per festività.
Sullo sfondo le questioni geopolitiche con il rischio di un allontanamento della tregua nella Striscia di Gaza e le possibili evoluzioni del conflitto in Ucraina.
A livello macro, l’attenzione degli investitori è focalizzata sui discorsi al Senato e alla Camera del presidente della Fed, Jerome Powell dai quali potrebbe emergere qualche dettaglio sulla politica monetaria. Intanto torna sotto i riflettori il tema dell’Intelligenza Artificiale con la notizia della creazione di una cordata di investitori capitanata da Elon Musk che ha offerto 97,4 miliardi di dollari per acquistare la non-profit che controlla OpenAI, dichiarando, di fatto, guerra aperta al suo Ceo Sam Altman sul futuro della società dietro ChatGPT.
A Milano UniCredit in coda al listino. Bene Mediobanca dopo i conti
Nel Vecchio Continente continua a tenere banco la stagione delle trimestrali, con focus sulle banche. Dopo i conti annunciati ieri da Mediobanca, questa mattina è stata la volta di Unicredit che ha chiuso il 2024 con un utile di 9,7 miliardi (+2,2%; sopra le stime degli analisti) e la distribuzione totale di 9 miliardi di cedole. Per il 2025 la banca guidata da Andrea Orcel vede utile 2025 stand alone in linea con 2024, 10 miliardi nel 2027.
Sul valutario l’euro/dollaro si attesta a 1,0305 (1,0317 ieri in chiusura), l’euro/yen a 156,5 (156,4) mentre il cross dollaro/yen è pari a 151,89 (151,65). L’oro continua a correre e segna un nuovo record: 2.917,41 dollari l’oncia (+0,32%) nel contratto spot mentre il future aprile sale a 2.943,51 (+0,3%). Torna a salire anche il petrolio con il Brent che segna un progresso dello 0,59% a 76,32 dollari al barile e il Wti a 72,71 dollari (+0,54%). In calo invece il gas che scende sotto la soglia dei 58 euro al megawattora (57,23 euro; -1,39%).
Fonte: Il Sole 24 Ore