Borse europee caute tra l’incertezza sui tassi e le tensioni in Medio Oriente

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Avvio prudente per le Borse europee, dopo che il presidente della Fed, Jerome Powell, ha allontanato il momento del taglio di tassi di interesse a causa dell’andamento superiore alle attese dell’inflazione. Gli ultimi dati «mostrano una mancanza di ulteriori progressi» sull’inflazione, ha dichiarato Powell parlando a un forum economico. Se l’inflazione rimarrà quindi a livelli alti, la Fed «può mantenere i tassi d’interesse al livello attuale per il tempo necessario». Il mercato prevede ora un taglio di soli 25-50 punti base da qui a fine anno, con il primo allentamento a settembre. Al centro dell’attenzione degli investitori restano inoltre i rischi di escalation del conflitto in Medio Oriente.

Così si muovono all’insegna della cautela il FTSE MIB di Milano, il DAX 30 di Francoforte, l’IBEX 35 di Madrid. In rialzo più sostenuto il CAC 40 di Parigi, mentre l’AEX di Amsterdam si attesta in calo.

A Piazza Affari Diasorin si posiziona in cima al listino. Bene ancheDavide Campari e Prysmian . In coda Stmicroelectronics in scia ai conti della rivale Asml che nel primo trimestre ha visto calare utili e ordini, superando comunque le attese degli analisti.

Euro/dollaro poco mosso, frena il petrolio mentre sale il gas

Sul mercato valutario, l’euro/dollaro è poco mosso attorno a quota 1,061 (da 1,0624 del closing della vigilia). In calo il prezzo del petrolio, con il future maggio per il Wti sotto gli 85 dollari al barile, mentre la consegna giugno del Brent torna sotto i 90 dollari. Continua il rialzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam, che si attesta sopra i 33 euro al megawattora. Oro leggermente in calo sotto i 2.380 dollari l’oncia.

Continua il momento negativo per la Borsa di Tokyo. Le azioni giapponesi sono state trascinate dalle flessioni dei titoli finanziari e dei titoli dei semiconduttori legati ai timori sulla disponibilità di chip, mentre l’incertezza sulla politica della Fed e le tensioni in Medio Oriente hanno pesato sul resto delle contrattazioni. Il valore medio dell’indice Nikkei è sceso dell’1,32% a 37.961,80 punti in chiusura. Il più ampio indice Topix ha perso l’1,26% fermandosi a 2.663,15 punti. Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito di 2 punti base allo 0,885%.

Fonte: Il Sole 24 Ore