Borse europee in rosso con dubbi su AI e Fed, a Milano Leonardo in coda
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si muovono in rosso le Borse europee che seguono l’umore negativo di Wall Street, dove alla vigilia si è esaurita in poche ore la spinta iniziale data da Nvidia dopo la pubblicazione del rapporto in chiaroscuro sull’occupazione. Sui mercati continuano a prevalere i dubbi sulla tenuta del comparto AI, tra maxi-investimenti ed elevate valutazioni dei titoli del settore, accanto all’incertezza per le prossime mosse della Federal Reserve, alla luce di un mercato del lavoro Usa che manda segnali contrastanti. Ad aggravare la situazione è la carenza di dati, visto che quelli della vigilia potrebbero essere gli ultimi a essere pubblicati prima della riunione di dicembre.
Le Borse globali si avviano così a chiudere la peggior settimana da aprile, quando pesava la minaccia dei dazi americani a valle del Liberation Day annunciato da Trump. In Europa il FTSE MIB si muove in calo, come il CAC 40 di Parigi e il DAX 30 di Francoforte.
Bitcoin ancora in calo, giù petrolio e gas
Sul valutario, euro/dollaro poco mosso resta attorno a quota 1,54 dollari, mentre si rafforza lo yen. In forte calo il Bitcoin che scivola sotto gli 84.000 dollari. Giù anche l’oro, con il contratto spot che viaggia sui 4mila dollari l’oncia. Sul fronte energetico, scende il petrolio con il future gennaio del Wti sotto i 58 dollari al barile e il contratto di pari scadenza del Brent sui 62 dollari. Cede oltre 2 punti percentuali il gas ad Amsterdam sui 30 euro al megawattora.
Timori AI pesano anche su Tokyo, Nikkei chiude a -2,4%
Le azioni giapponesi hanno chiuso in netto ribasso, seguendo il trend di Wall Street, con il riemergere dei timori per una potenziale bolla dell’intelligenza artificiale. L’indice Nikkei che ha chiuso in ribasso del 2,40% a 48.625,88 punti. Il sentiment del mercato è stato influenzato anche dall’approvazione da parte del governo giapponese di un pacchetto di stimoli da 21,3 trilioni di yen, il più sostanzioso dalla pandemia. Sul fronte dei dati economici, l’indice dei prezzi al consumo giapponese è aumentato dello 0,7% su base mensile a ottobre e del 3% su base annua, in accelerazione dal 2,9% del mese precedente. Il deficit commerciale si è ridotto a 231,774 miliardi di yen, con un aumento delle esportazioni del 3,6% e delle importazioni dello 0,7%. La stima dell’indice Pmi ha mostrato un miglioramento del settore manifatturiero a 48,8 punti, mentre i servizi si sono mantenuti stabili a 53,1.
Fonte: Il Sole 24 Ore