Borse in rialzo con schiarita su dazi Usa. A Milano corrono Iveco e Prysmian
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee viaggiano in rialzo nell’ultima seduta della settimana, in scia ai guadagni di Wall Street, che alla vigilia ha sfiorato nuovi record. Sostegno arriva ancora dall’effetto Nato, con la decisione di aumentare le spese militari al 5% del Pil entro i prossimi 10 anni, ma soprattutto dalla schiarita sui dazi, con l’apertura della Casa Bianca a una proroga della scadenza del 9 luglio per l’imposizione di tariffe all’Europa. La controproposta di Washington all’Ue è arrivata a Bruxelles e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è presa il tempo necessario per studiare le carte senza entrare nel dettaglio. Intanto, il presidente Trump ha fatto sapere di aver firmato con la Cina un accordo commerciale.
Sul fronte macro, mentre in Europa è in arrivo una carrellata di dati (consumi, fiducia, servizi e industria), negli Stati Uniti sarà pubblicato, oltre all’indicatore sulla fiducia, il dato sui consumi che include i numeri sull’inflazione Pce, i preferiti dalla Fed come “termometro” dell’economia. Così si muovono positivi il FTSE MIB di Milano, il DAX 30 di Francoforte, il CAC 40 di Parigi e gli altri indici del Vecchio Continente.
A Milano focus su Mediobanca dopo l’aggiornamento del Piano al 2028
Sull’azionario, a Piazza Affari corre Iveco Group che si posizione saldo in testa al listino principale. Acquisti anche sul comparto del lusso, con Brunello Cucinelli e Moncler . In focus Mediobanca, dopo che in mattinata ha diffuso l’aggiornamento del piano al 2028 che vede un utile netto in crescita del 45% a 9,1 miliardi. Bene gli industriali con Prysmian e Buzzi Unicem. Prese di beneficio su Leonardo – Finmeccanica , dopo il rally della vigilia. Sotto i riflettori Davide Campari dopo la vendita di Cinzano al gruppo Caffo.
Spread stabile a 92 punti, ai minimi da febbraio 2021
Stabile lo spread tra BTp e Bund sulla scadenza dei decennali a 92 punti base: una ‘forbice’ così stretta tra i due titoli non si registrava dal febbraio del 2021. Il rendimento del decennale italiano segna sempre 3,49%, stesso valore del closing della vigilia.
Continua la debolezza del dollaro, sale il petrolio
Sul valutario, , lo scontro tra il presidente Usa Donald Trump e il numero uno della Fed Jerome Powell affossa il dollaro, con le ipotesi di un cambio al vertice anticipato e una banca centrale americana piu’ ‘dovish’. Così, l’euro resta a quota 1,17 dollari. Poco mosso il bitcoin, sotto i 110.000 dollari. Oro in discesa con il contratto spot sui 3.200 dollari l’oncia. Sul fronte energetico, sale il petrolio: il Wti si muove sui 65 dollari al barile e il Brent scambia a circa 68 dollari. In calo il gas sui 33 euro al megawattora.
Fonte: Il Sole 24 Ore