Borse, l’Europa apre settembre cauta. A Milano scatta Tim

Borse, l’Europa apre settembre cauta. A Milano scatta Tim

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee si muovono con prudenza nella prima seduta del mese di settembre e di una settimana che sarà ricca di dati economici, a partire dall’inflazione nell’eurozona, in programma martedì 2 settembre, che secondo il consensus di Bloomberg vedrà un lieve rialzo, e per finire con il rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti, previsti per venerdì. In giornata sono attesi i dati Pmi manifatturieri per l’Europa, mentre Wall Street resterà chiusa per la festività del Labor Day. Gli investitori, intanto, continuano a monitorare gli sviluppi sul fronte commerciale e su quello geopolitico. Occhi anche alla situazione europea, con la Francia che si prepara al voto di fiducia del prossimo 8 settembre nei confronti del primo ministro François Bayrou. In aggiunta, a poche settimane da quello che probabilmente sarà il primo taglio dei tassi d’interesse dell’anno da parte della Federal Reserve (nella riunione del prossimo 17 settembre), gli sconvolgimenti messi in atto dal presidente Trump destano nuove incertezze sul percorso di politica monetaria.

In questo contesto, il FTSE MIB di Milano viaggia in territorio positivo.

Banche in focus a Piazza Affari. Acquisti su Tim

Sull’azionario a Piazza Affari ancora occhi sulle banche e sul risiko del settore: si riunirà oggi il Cda di Mps per decidere se effettuare un rilancio del prezzo dell’Ops lanciata su Mediobanca il 24 gennaio scorso. Il concambio è di 2,533 azioni BUnicredit anca Mps per ogni Mediobanca . Gli acquisti premiano intanto anche Unicredit , mentre al di fuori del comparto sale ancora Leonardo – Finmeccanica . Telecom Italia invece corre con Blackrock che ha superato la soglia del 5%. Dal lato opposto, scivola in coda Stmicroelectronics , accusando la debolezza del settore dei chip in Asia e nella seduta di venerdì di Wall Street.

Ancora debole il dollaro, giù il petrolio

Sul valutario, prosegue l’indebolimento del dollaro, con il cambio euro/dollaro a che sfonda la soglia di 1,17 (in rialzo dello 0,25% a 1,171). Sul fronte energetico, ancora in calo il petrolio, con gli investitori che prevedono un aumento dell’offerta in seguito allo scioglimento dei tagli alla produzione da parte dell’Opec+. Inoltre, la fine della stagione estiva potrebbe comportare un indebolimento della domanda di benzina negli Stati Uniti.

Fonte: Il Sole 24 Ore