Borse Ue appese all’incognita dazi. Milano -0,3% nella settimana, giù Mediobanca (-5%)

Borse Ue appese all’incognita dazi. Milano -0,3% nella settimana, giù Mediobanca (-5%)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si lasciano alle spalle una prima settimana di luglio in chiaroscuro le Borse europee, che inaugurano il secondo semestre dell’anno contese tra le incertezze sui dazi, in vista della scadenza del prossimo 9 luglio, e le incognite sull’andamento dell’economia. I dati sull’occupazione del settore privato statunitense si sono rivelati inferiori alle attese, mentre l’inflazione europea è risalita al 2%, il target della Bce. Intanto Christine Lagarde, dal Forum Bce di Sintra, ha ribadito l’approccio di Francoforte centrato sui dati.

Nell’ottava, il bilancio è negativo per il Ftse Mib di Milano (-0,3%), come per il Dax di Francoforte (-1%); sulla parità l’Ibex di Madrid (invariato) e il Cac di Parigi (+0,1%). Lievemente positivo il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Tra i comparti a livello europeo, spiccano beni personali (+2% l’Eurostoxx 600 settoriale), viaggi (+1,1%), e food (+0,8%). Tra i peggiori, real estate (-2,4%), media (-2,3%) e costruzioni (-2%). Sull’azionario a Piazza Affari, brilla Campari, che nell’ottava mette a segno un rialzo dell’8,2%, seguita dai titoli del lusso, con guadagni per Moncler (6,3%) e Cucinelli (+4,7%) mentre, a Parigi, Lvmh si aggiudica la maglia rosa dell’Eurostoxx 50 nella settimana, con un progresso del 6,2%. Bene anche St (+5,6%) e Amplifon (+4%). Sul fronte opposto, vendite su Mediobanca che, dopo l’uscita di Banca Mediolanum dall’azionariato, lascia sul terreno il 4,9%. Performance negative anche per Buzzi (-3%), Prysmian (-2,9%), Pirelli (-2,9%) e Stellantis (-2,8). Sul fronte dei cambi, il biglietto verde ha ulteriormente perso vigore contro la moneta unica che nel cross ha guadagnato lo 0,5% nell’ultima settimana, mentre da inizio anno ha già guadagnato il 13,8%.

Ultima seduta della settimana in calo

L’avvicinarsi della fine della tregua commerciale ha alimentato l’incertezza e la pressione sui mercati europei, che – orfani del faro di Wall Street chiusa per festività – hanno archiviato in calo l’ultima seduta della settimana. Mentre le diplomazie americane ed europee sono al lavoro per trovare un accordo prima della fine della tregua commerciale, la Cina ha annunciato che, a partire dal 5 luglio, imporrà una tassa sulle importazioni di brandy europeo, come risposta definitiva a una procedura antidumping dell’Unione Europea nei confronti dei veicoli elettrici cinesi. Tariffa tuttavia che sarà grazie ad accordi su prezzi presi in precedenza direttamente con Pechino.

L’Unione Europea punta a un «accordo di principio» con l’amministrazione Trump piuttosto che a un accordo più completo entro il 9 luglio, ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Intanto, dalla Casa Bianca i partner commerciali iniziano a ricevere le prime lettere per stabilire tariffe unilaterali, che entreranno in vigore a partire dal 1 agosto.

Fonte: Il Sole 24 Ore