Borse Ue in ordine sparso aspettano la Bce. A Piazza Affari vola Campari, giù Prysmian

Borse Ue in ordine sparso aspettano la Bce. A Piazza Affari vola Campari, giù Prysmian

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si muovono in ordine sparso le Borse europee, in una settimana clou per i mercati nel pieno della stagione delle trimestrali e con le riunioni di tutte le banche centrali globali. Gli investitori reagiscono con cautela all’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale, dopo il faccia a faccia tra i presidenti Donald Trump e Xi Jiping. Gli Stati Uniti ridurranno le tariffe sulle merci cinesi al 47% e in cambio hanno raggiunto una quadra sulle terre rare e sulla lotta al fentanyl. L’intesa, ad ogni modo, è in linea con le indiscrezioni già emerse nei giorni scorsi, cosicché gli investitori già si concentrano su altri temi: il dato sul PIl Ue e, soprattutto, sugli annunci della Banca centrale europea della quale si riunisce il consiglio direttivo.

Attenzione alta anche sulle parole pronunciate dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, dopo che l’istituto centrale ha tagliato di 25 punti base il costo del denaro, come da attese, portandolo al 3,75%. Il banchiere ha però detto che un altro taglio dei tassi d’interesse a dicembre «non è scontato», parole che hanno fatto rivedere le stime degli economisti che invece avevano messo in conto un’ulteriore sforbiciata. A riprova sul mercato secondario i tassi sui Treasury decennali si sono riportati sopra il 4% e questa mattina sono fermi al 4,008%, mentre quelli sul biennale crescono addirittura dello 0,22% portandosi al 3,594%. Sempre sul fronte delle banche centrali, quella del Giappone ha mantenuto invariato il suo tasso di interesse di riferimento allo 0,5%, come atteso dal mercato.

Trimestrali in focus con le Big Tech Usa

Intanto va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali sia in Usa, sia in Europa. Negli Stati Uniti, hanno dato i numeri i mercoledì Meta, Alphabet (Google) e Microsoft, tutte in forte crescita (Meta ha mancato gli obiettivi a causa di un onere fiscale una tantum). Per David Pascuccim Market Analyst di Xtb, nelle trimestrali «non ci sono criticità oramai da tanto tempo e queste aziende tech dimostrano una forte redditività. Ricordiamo però che i fondamentali sono talvolta slegati dalle quotazioni, pertanto i mercati potrebbero anticipare una crescita futura che al momento è poco certa. Le capitalizzazioni risultano estreme – sottolinea – ma con questo non si vuole certo mettere in dubbio la bontà operativa di queste aziende, che rappresentano il massimo dal punto di vista organizzativo e reddituale». Oggi, poi, sarà la volta di Amazon ed Apple.

Fonte: Il Sole 24 Ore