Borse Ue incerte dopo inflazione Usa, occhi su dazi. A Milano pesa Stellantis
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Borse europee in cerca di direzione i muovono deboli, mentre gli investitori continuano a interrogarsi sul tema dazi, auspicando che entro il primo agosto venga trovata un’intesa Usa-Ue con tariffe attorno al 10%. Sarebbe «un risultato ragionevole», come ha evidenziato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Ma il timore è che le tariffe siano fissate tra il 10 e il 20 per cento.
Intanto i primi effetti delle tariffe commerciali si fanno sentire sull’inflazione americana, aumentata al 2,7% a giugno, inducendo gli investitori a ridimensionare le scommesse su un taglio dei tassi Fed. Peraltro, continua il braccio di ferro tra il presidente americano, Donald Trump, e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Il tycoon ha detto che Powell «dovrebbe andarsene perché è stato molto negativo per questo Paese» e secondo indiscrezioni riportate dalla stampa Usa la Casa Bianca starebbe studiando il modo di ‘licenziare’ il banchiere. Oltreoceano si guarda anche alla stagione delle trimestrali, che ha preso il via ieri con le grandi banche e proseguirà anche oggi con Goldman Sachs, Bank of America, J&J, Morgan Stanley.
In questo contesto le principali piazze continentali si muovono contrastate: Piazza Affari (FCAC 40 TSE MIB ), Parigi (CAC 40 ), Francoforte (DAX 30 ), Madrid (IBEX 35 ), Amsterdam (AEX ), Londra (FT-SE 100 ).
A Milano scivola Stellantis, occhi sulle banche
A Piazza Affari scivola Stellantis , in scia al tonfo di Renault a Parigi. Il gruppo automobilistico francese ha rivisto al ribasso la guidance 2025 puntando il dito contro il «detrerioramento generale del mercato dell’auto. Stellantis ha anche annunciato lo stop al programma di sviluppo sull’idrogeno. Le banche restano sorvegliate speciali, nel giorno in cui dovrebbe riunirsi il cda di Unicredit per deliberare circa l’ops su Banco Bpm . Sotto osservazione anche le azioni del lusso (Moncler e Brunello Cucinelli ), dopo che la svizzera Cie Financiere Richemont Sa ha annunciato di aver registrato nel periodo aprile-giugno vendite in crescita del 3% a cambi correnti e del 6% a tassi di cambio costanti a 5,4 miliardi di euro.
Euro a 1,16 dollari, petrolio in cauto rialzo
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,1621 dollari (ieri a 1,1616) e 172,86 yen (172,9), mentre il cross dollaro-yen si attesta a 148,74 (148,8). Il Bitcoin sale di circa mezzo punto percentuale, dopo la frenata della vigilia, attestandosi sopra i 118mila dollari. Il petrolio è in lieve rialzo, con il Wti verso i 67 dollari al barile e il Brent sopra i 68 dollari. Sale l’oro che vale oltre 3.300 dollari nel contratto spot. Il gas è poco mosso, vicino ai 35 euro al megawattora ad Amsterdam.
Fonte: Il Sole 24 Ore