
Borse Ue prudenti in attesa accordo sui dazi, a Milano in luce Generali. Spread ai minimi da 15 anni a quota 87
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee si muovono all’insegna della cautela nella prima seduta della settimana, mentre gli investitori seguono gli sviluppi sul possibile accordo commerciale tra Europa e Stati Uniti, in vista della scadenza del prossimo 9 luglio. La data oltre la quale scatteranno le tariffe elevate annunciate durante il “Liberation Day” del 2 aprile e poi congelate dal presidente americano, Donald Trump. La speranza è che siano fissato dazi attorno al 10%, anche se la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nei giorni scorsi ha dichiarato che si punta a un accordo di principio. I riflettori sono inoltre puntati su Usa e Cina, con Trump che ha confermato che i dazi reciproci entreranno in vigore il 1° agosto in assenza di un’intesa. Intanto rimangono dubbi sull’andamento dell’economia del Vecchio Continente, soprattutto dopo che la scorsa settimana è emerso che l’inflazione europea è risalita al 2%, il target della Bce. L’andamento dell’indice dei prezzi, però, potrebbe frenare ulteriori ribassi dei tassi da parte della Banca centrale europea.
In questo contesto, il FTSE MIB di Milano viaggia attorno alla parità, come il resto dei listini del Vecchio Continente.
A Piazza Affari svetta Generali, giù i petroliferi
A Piazza Affari i cali del greggio trascinano in ribasso i petroliferi, Tenaris , Eni e Saipem . Si mette invece in luce Generali . Secondo indiscrezioni di stampa, Unicredit avrebbe avviato l’uscita dal capitale della compagnia assicurativa, incassando una plusvalenza e avviandosi verso il 5%. All’assemblea del Leone di aprile la banca guidata da Andrea Orcel Orcel aveva il 6,49%. La partecipazione «non strategica» sarà dismessa nel tempo. In giornata rimarranno poi sotto osservazione le azioni delle banche e in particolare quelle di Banca Mps , nell’attesa che parta l’ops su Mediobanca . Intanto Fitch ha migliorato il giudizio sulla banca senese. Dopo il calo di venerdì, potrebbe soffrire ancora Ferrari , risentendo dell’ennesima delusione in F1, con le rosse andate male (quarta quella di Hamilton, fuori dalla zona punti quella di Leclerc) , penalizzate anche dalla decisione del team di Maranello di passare alle slick nel giro di formazione.
Euro sotto quota 1,18. Debole il petrolio Opec+. Spread ai minimi da 15 anni
Sul valutario l’euro si attesta a sotto quota 1,18 dollari. Sul fronte energetico, è ancora debole il petrolio, risentendo della decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione: i contratti sul Brent scivolano a 68 dollari al barile e quelli sul Wti attorno ai 66. Il gas è stabile a 33,41 euro al megawattora. Il Bitcoin si avvicina alla soglia dei 110mila dollari. Infine l’oro perde quota. Lo spread è sceso a 87 punti (dai 90 del closing precedente), portandosi ai minimi da 15 anni.
Asia in calo. Tokyo chiude a -0,6%
Le borse asiatiche procedono per lo più in calo. Pesa sui mercati il fatto che l’amministrazione Trump stia aumentando la pressione sui partner commerciali affinché concludano rapidamente nuovi accordi prima della scadenza della moratoria di 90 giorni fissata per mercoledì. Il Nikkei 225 giapponese chiude la giornata con segno meno (-0,56%), mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong cede lo 0,4%. L’indice KOSPI sudcoreano lascia sul terreno solo lo 0,1%, mentre lo Shanghai Composite Index arretra dello 0,2%.
Fonte: Il Sole 24 Ore