
Budapest, al via il Pride: l’ultradestra blocca il ponte Szabadsag. Schlein: «In piazza per difendere libertà e democrazia» – La delegazione italiana
Nonostante i divieti del governo di Viktor Orban, le strade di Budapest sono invase da decine di migliaia di persone che stanno prendendo part al Pride. In testa al corteo il sindaco della città, Gergely Karácsony, accolto dall’ovazione della folla. Ma sono tanti i politici presenti, tra i quali una folta delegazione di deputati ed eurodeputati del centrosinistra europeo, a cominciare dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, giunta a Budapest con i parlamentari europei Alessandro Zan, Annalisa Corrado, Cecilia Strada e Brando Benifei. Nella delegazione, che si è unita a quella di Renew Europe con Carlo Calenda, c’è anche Iratxe García Pérez, capogruppo dei socialisti e democratici di S&D al Parlamento europeo.
L’ultradestra blocca il ponte Szabadsag
La partecipazione al corteo vietato da Orban è, dunque, significativa. Ma non sono mancate le fibrillazioni, sebbene finora non si siano registrati incidenti. I militanti del partito estremista ungherese Patria Nostra hanno, però, bloccato con le auto il ponte Szabadsag, tappa del percorso programmato dalla manifestazione, ma la polizia non è intervenuta.
I manifestanti intonano “Bella Ciao”
I manifestanti stanno percorrendo le vie della capitale ungherese e la segretaria del Pd Schlein insieme a tanti altri manifestanti sta intonando “Bella Ciao”. Diversi, poi, i cartelli contro la presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen: “Ursula, proteggi Orban o la democrazia” è una delle scritte. Ma ci sono anche molte magliette contro Orban – che stamane aveva postato su Facebook una foto con i 3 nipoti mentre raccolgono fiori in un prato con la scritta “orgogliosi di loro” – e a favore dei diritti Lgbtqia+.
Schlein: a Budapest per difendere libertà e democrazia
«Siamo qui al Pride Budapest per difendere la libertà e la democrazia. Siamo qui per esprimere piena solidarietà al popolo ungherese e alla comunità Lgbtqia+. Siamo qui per affermare che nella nostra Unione Europea, quando si colpiscono i diritti di qualcuno, si colpiscono i diritti di tutte e tutti noi. Siamo qui per dire che non si può vietare l’amore per legge. Non si può cancellare la nostra differenza per legge. Non si può cancellare l’identità di genere. Non si possono cancellare i nostri corpi perché esistono. E oggi li stringeremo così forte insieme, che gli odiatori non passeranno. No pasaran!», ha scritto su Fb la leader Dem postando anche alcune foto con in componenti della delegazione del Pd nella capitale ungherese.
Il Pride sfila anche a Milano
Anche a Milano si manifesta per affermare i diritti della comunità Lgbtqia+. Poco dopo le 16 è infatti partito il corteo del capoluogo lombardo con migliaia di persone già presenti. In testa il trenino delle famiglie arcobaleno con la presidente dell’Arcigay Milano Alice Redaelli e lo striscione “resistenza arcobaleno”. Dietro i partiti, i sindacati e le aziende sponsor della parata. Sul carro del Pd, come l’anno scorso, i Dem hanno portato un cartonato del governatore lombardo Attilio Fontana avvolto dalla bandiera arcobaleno visto che la Regione non è presente alla parata con nessun rappresentante istituzionale. Presenti anche diversi esponenti del M5S. Sul carro di Avs lo striscione “No Pride in Genocide” e le bandiere della Palestina. Tra la folla anche diversi cartelli ironici contro il governo.
Fonte: Il Sole 24 Ore