Burberry, vendite in calo ma meno delle stime degli analisti

Burberry, vendite in calo ma meno delle stime degli analisti

Primi segnali di turnaround per Burberry. Le vendite del brand britannico sono diminuite meno del previsto nel primo trimestre dell’esercizio fiscale in corso, segnalando i primi risultati del piano di rilancio guidato dall’amministratore delegato Joshua Schulman.

Nel trimestre conclusosi a giugno, le vendite comparabili nei negozi sono scese dell’1%, meglio del calo del 3,7% previsto dagli analisti. Nello stesso periodo lo scorso anno le vendite risultavano in calo del 21%. La performance migliore si è registrata sul mercato americano, dove le vendite sono cresciute del 4% rispetto allo 0,8% atteso, grazie soprattutto all’acquisizione di nuovi clienti.

Sulla piazza di Londra il titolo dopo un’iniziale fiammata in rialzo del 5,8%, viaggia a metà mattina in territorio positivo per oltre il 3%. Il saldo da inizio anno è positivo per oltre il 30%.

Il piano di rilancio

Nonostante i risultati, Burberry ha tenuto a precisare che il piano di rilancio è ancora nelle fasi iniziali e che il contesto macroeconomico resta incerto. Schulman, alla guida del gruppo da un anno, punta a riportare Burberry alle proprie radici britanniche, rafforzando il posizionamento nel segmento capispalla, in particolare trench e sciarpe, e riducendo la dipendenza da linee come la pelletteria di alta gamma, strategia che non ha riscosso successo con la clientela. A maggio, Schulman ha annunciato un taglio del 20% della forza lavoro nell’ambito del piano di contenimento dei costi, con impatti principalmente sulle sedi nel Regno Unito e su ruoli retail a livello globale.

Fonte: Il Sole 24 Ore