
Calcio, il nuovo che avanza: difese di cartapesta, gol come coriandoli
Fino a dieci minuti prima, la Juve stava giustamente perdendo 3-2 e poi, grazie a un inspiegabile imbambolamento dei nerazzurri, la frittata si è rigirata in testa a Chivu (5), allenatore nella tempesta, ora naturalmente già sotto processo perché non è bello vedere, dopo solo tre giornate, Juve e Napoli già lontane di sei punti.
È tornata la grande Juve, dicono gli stessi che, senza l’imbarcata interista, l’avrebbero sbertucciata come modesta squadra difensivista. Ma la domanda da porsi è sempre la stessa: perchè queste difese, una volta quasi impenetrabili, ora si tagliano come il burro? Cosa sta succedendo? Aver due gol di vantaggio, a pochi minuti dal termine, in tempi non lontani era quasi una sicurezza. Tante palle in tribuna, un po’ di melina e qualche fallo tattico che suggeriva all’arbitro di fischiare la fine. Adesso fanno tutti i fenomeni: ripartono dal basso, non marcano l’uomo, si fanno sforacchiare come principianti sulle palle inattive. Che pensino già alla doccia? A che cosa scrivere su Istragram?
Thuram, quello interista, che ride col fratello dopo il gol del 4-3 juventino, sembra una presa in giro. Un emblematico manifesto delle sbandate interista. Curiosamente Marcus (4), autore del gol del sorpasso, era stato anche uno dei migliori. Ma alla fine dov’era con la testa?
Povero Chivu, non lo invidiamo. I cannoni al vetriolo sono già puntati. È una perfetta vittima sacrificale. Qualcuno tira in ballo il lettino di Freud, dicendo che lo choc del 5-0 con il Paris St. Germain non è stato ancora elaborato. Può darsi, però, in attesa di elaborarlo, il lauto stipendio da sceicchi Thuram e compagni continuano serenamente a intascarlo.
Milan-Bologna (1-0)
Ecco, con Allegri il rischio delle goleade folli non si corre. Garantito. Il Milan, grazie al primo gol di Modric (7,5) in rossonero, vince uno a zero a San Siro, un bel corto muso di quelli che piacciono a Max (6,5). In realtà i rossoneri, soprattutto nella ripresa, avrebbero potuto ingrossare il bottino se la scarsa lucidità dell’attacco (4 pali) e la strana decisione del Var di togliere un rigore già assegnato, non si fossero messe di traverso. I rigori, in realtà, nella stessa azione sarebbero stati due, cosa che ha fatto imbufalire Allegri, subito pronto (ormai è un format) a togliersi la giacca per rinforzare le sue invettive contro l’arbitro che l’ha espulso.
Fonte: Il Sole 24 Ore