
Caldaie a condensazione, stretta rafforzata: stop anche al superbonus nei condomini
Stretta rafforzata sulle caldaie a condensazione: saranno escluse da tutte le agevolazioni fiscali, a partire dal primo gennaio 2025. E questo accadrà anche per i cantieri già avviati, come quelli condominiali di superbonus, che saranno costretti a cambiare in corsa i loro piani. La circolare n. 8/E/2025 dedica un ampio capitolo agli impianti e alle loro agevolazioni, fissando finalmente un quadro completo della situazione, anche alla luce della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive, anche nota come Case green), sentiti il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e l’Enea.
Proprio la direttiva Case green contiene un divieto di agevolazioni per le caldaie uniche alimentate da combustibili fossili che è stato oggetto di polemiche e anche di una nota interpretativa della Commissione europea (2024/6206), che ora l’agenzia delle Entrate richiama per stabilire esattamente le coordinate dei nuovi divieti. «Si ritiene – dice il passaggio chiave della circolare su questo punto – che gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili esclusi dagli incentivi fiscali riguardino le caldaie a condensazione e i generatori d’aria calda a condensazione, alimentati a combustibili fossili».
Questi apparecchi sono esclusi dall’ecobonus, dal bonus ristrutturazioni al 50% ma anche dal superbonus. Sebbene, infatti, nella legge di Bilancio non fosse esplicitamente citato l’ex 110%, l’Agenzia ora spiega che «per ragioni logico sistematiche, le spese sostenute nel 2025 per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili siano escluse da tale detrazione». Il superbonus, infatti, richiama esplicitamente proprio l’ecobonus, che ora è vietato.
Condomini
Per i condomini che avevano programmato i lavori è un colpo piuttosto duro. In teoria, infatti, i cantieri avviati al 15 ottobre 2024 possono utilizzare il superbonus al 65% per tutto il 2025; adesso, però, perdono un pezzo, perché le caldaie a condensazione vengono escluse anche da questa agevolazione. L’alternativa è, quindi, tra perdere ogni sconto e installare un altro tipo di prodotto, se possibile (ed economicamente sostenibile). Le caldaie, comunque, potranno essere considerate, per i lavori avviati al primo gennaio 2025, per il doppio salto di classe energetica, essenziale per incassare il superbonus.
Sistemi ibridi e pompe a gas
Restano, poi, agevolati i sistemi ibridi, costituiti da una pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, come spiega la circolare. Nessun via libera agli sconti per gli ibridi assemblati in cantiere.
Fonte: Il Sole 24 Ore