
Caldo record: quattro morti in Italia. Bollino rosso in 18 città
Due persone sono morte in Sardegna a causa del grande caldo di queste ore. Entrambe si trovavano in spiaggia. Un 75enne è stato stroncato da un malore a Budoni, sulla costa nord orientale. Sul posto è giunto il 118 con l’ambulanza medicalizzata e l’elicottero dell’Areus, ma non c’è stato nulla da fare. A San Teodoro, sulla spiaggia di Lu Impostu, non distante dal luogo della prima tragedia, un 60enne è stato colto da malore improvviso. Anche in questo caso è stato chiamato il 118, che ha provato invano a salvare l’uomo. In Sardegna le temperature in questi giorni hanno superato i 40 gradi.
Temperature ancora roventi in questi primi giorni di luglio, ma al Nord sono in arrivo eventi meteo estremi. Temporali, grandinate e forti colpi di vento già domani sono previsti al settentrione e in parte del centro. “Con l’aumentare delle temperature – spiega il meteorologo de ’iLMeteo.it’, Mattia Gussoni – cresce anche l’evaporazione dai nostri mari, la vera energia potenziale di cui si nutrono i sistemi temporaleschi per innescare poi rovinose grandinate e forti colpi di vento”.
Se nella giornata di domani, giovedì 3 luglio, non sono previsti cambiamenti rispetto ad oggi, con i bollini rossi in 18 città, venerdì 4 luglio saranno 20 le città da bollino rosso. Si tratta di Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo, alle quali si aggiungeranno Pescara e Venezia, oggi e domani in arancione. Restano in giallo Bari, Catania, Cagliari, Civitavecchia, Messina, Napoli e Reggio Calabria.
Questo caldo intenso, oltre a provocare disagio fisico per le persone, influenza anche la temperatura dei nostri mari, con valori che raggiungono già i 27-28°C su buona parte dei bacini: stiamo parlando di un’anomalia di circa 4/5°C oltre le medie di riferimento.
Meteotrentino comunica che dal pomeriggio-sera, a cominciare dai rilievi, è probabile lo sviluppo di rovesci e temporali stazionari: il rischio maggiore è quello delle precipitazioni abbondanti in poco tempo su aree ristrette e delle forti raffiche di vento ma sono possibili anche frequenti fulminazioni e, specie in montagna, non può essere esclusa la possibilità di grandine generalmente di piccole dimensioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore